EssilorLuxottica chiude il 2020 con un utile netto reported di 85 milioni di euro, in calo del 92,2% a cambi correnti. L’utile adjusted, che non tine conto di costi straordinari come quelli legati al merger fra Essilor e Luxottica, è invece sceso a 788 milioni (-59,3%).
I ricavi annuali si sono attestati a 14,43 miliardi, in flessione del 17%, mentre il risultato operativo è diminuito del 73% a 452 milioni (-51% il valore rettificato).
La società ha chiuso l’anno con 8,9 miliardi di liquidità e un indebitamento finanziario netto di 3 miliardi, in diminuzione dai 4 miliardi del 2019.
«EssilorLuxottica è oggi in una posizione unica per sostenere l’evoluzione del settore dell’eyewear e dell’eyecare, con risorse e nuove categorie di prodotto come le lenti per il contrasto della miopia o il paio di occhiali completo tra montature e lenti per creare valore nel lungo periodo», commentano Francesco Milleri e Paul du Saillant, rispettivamente amministratore delegato e vice amministratore delegato del gruppo italo-francese.
«Alla luce diquesti risultati - afferma Leonardo Del Vecchio, presidente di EssilorLuxottica - intendo proporre al nuovo Consiglio di confermare Francesco Milleri nel ruolo di capo azienda e Paul du Saillant come suo vice».
Il gruppo fa sapere che inizia il 2021 con fiducia nella capacità di sovraperformare il settore dell’eyewear e dell’eyecare, «grazie a prodotti e processi innovativi e alla capacità di continuare a trasformare l’esperienza del consumatore».
Ora il management «ambisce a una performance paragonabile a quella dei livelli pre-pandemici, «tenendo conto delle incertezze causate dal Covid, del momento positivo già visibile in Asia-Pacifico e delle campagne di vaccinazione, che dovrebbero iniziare a normalizzare gradualmente il contesto economico in tutte le altre aree geografiche dal secondo trimestre in poi».
In più i vertici prevedono che alcune tendenze attualmente in atto probabilmente continueranno come un e-commerce forte (1,2 miliardi, in aumento del 40% le vendite sulle piattaforme di proprietà), vendite solide nel segmento vista e un retail vista che supera le vendita delle insegne sole.
Ma la Borsa non sembra, per ora, dare troppo credito a queste previsioni: poco prima delle 15 il titolo EssilorLuxottica registra un -0,32% sull’Euronext di Parigi e passa di mano al prezzo di 140,75 euro. Debole anche l’indice Cac40 (+0,02%).
Gli analisti di Bernstein intanto hanno confermato il giudizio “da acquistare” con un prezzo obiettivo di 165 euro, mentre quelli di Jefferies restano neutrali con un target price di 125 euro (nella foto, dalle collezioni per il prossimo inverno, una montatura sulla passerella di Giorgio Armani, marchio in licenza a Luxottica).