Stando agli indici del digital marketing, Milano spicca sulle altre fashion week digitali europee, soprattutto grazie ai marchi in calendario.
Lo evidenzia un'analisi di Dmr Group, che ha analizzato l'impatto delle kermesse digitali di Londra (11-15 giugno), Parigi (8-14 luglio) e Milano (13-18 luglio), monitorando keyword e hashtag ufficiali (#LFW, #PFW e #MFW, per citarne alcuni), attraverso un campione di oltre 100mila siti web e 25mila social account rilevanti per il settore.
Se si misura l'impatto dell'evento sui social media (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube e Weibo), Milano supera Londra e Parigi per earned media value (il valore di un contenuto pubblicato tenendo conto di fattori come visualizzazioni, interazioni o commenti), che si attesta a 3,4 milioni di euro, dai 531mila euro dei vicini d'Oltralpe e dai 334mila euro della moda UK.
Come osservano gli analisti, dei 3,4 milioni di euro di earned media value della settimana milanese il 90% si spiega con i marchi che vi hanno preso parte. Il resto del contributo è dato, nell'ordine, dalle categorie media/giornalisti, celebrity/influencer e "altro", che include gli account di istituzioni e negozi.
I post con la reach più elevata? Sono da cercare tra i contenuti digitali di Dolce & Gabbana (uno dei pochi brand che ha mantenuto la formula della sfilata tradizionale, nella foto), Gucci e Versace.
L'evento organizzato da Camera Moda spicca anche per la voce reach (numero di visitatori unici che ha visualizzato un singolo contenuto social), che sfiora quota 106 milioni, dai 16 milioni circa di Parigi e dai 10 milioni di Londra.
Sei si tiene conto di web e social assieme l'earned media value della piazza meneghina supera i 6,2 milioni di euro, mentre l'evento francese si avvicina ai 2,7 milioni e quello londinese si ferma a 1,8 milioni.
Milano e Parigi raggiungono quasi la stessa copertura online, sia in termini di quantità di articoli che di valore generato, mentre Londra resta distaccata.