Dopo il lancio delle sneaker eco John Low

Graziano Mazza (Premiata): «Sostenibilità nel mirino e nuovi investimenti su digital e customer service»

Focus sul prodotto, selezione mirata dei partner, ottimizzazione delle produzioni e attenzione alle consegne: sono questi i capisaldi delle strategie di Premiata, il brand di calzature marchigiano che è riuscito a non perdere posizioni in questo travagliato anno della pandemia. Il fondatore e art director Graziano Mazza spinge l’acceleratore sulla sostenibilità con le nuove sneaker John Low, e punta a entrare in profondità nel mercato Usa, dove è allo studio l’apertura di un monomarca a New York. Anche Parigi è nel mirino.

Le sneaker John Low sono frutto del recupero degli sfridi di produzione: vengono infatti realizzate con l’80% di materiali rigenerati con brevetti made in Italy che, attraverso tecniche rispettose dell’ambiente, si trasformano in tessuti, pelli e fondi.

«Si tratta del nostro primo prodotto nato con il concetto di ecosostenibilità - spiega Mazza -. Crediamo fermamente che l’impiego di materiali che nascono dal riutilizzo di scarti di lavorazione con processi e lavorazioni innovativi siano i passi necessari per alleggerire le discariche e, nel contempo, favorire la conservazione delle materie prime, non consumandole in maniera eccessiva e soprattutto non sprecando un elemento vitale come l’acqua».

Un lancio destinato a non rimanere isolato: «Seguiranno altri prodotti e tutti saranno caratterizzati dalla del nostro logo nel colore verde», annuncia l’imprenditore.

La qualità in questo momento è al primo posto nei desiderata dei consumatori, unita a listini calibrati attentamente, e l'azienda si è adeguata: «Stiamo vendendo molto bene tutte le proposte che ci rappresentano di più, in cui l’innovazione va a braccetto con la tradizione, e con un giusto rapporto qualità-prezzo. Un ottimo prodotto, con un cartellino tutto sommato accessibile».

Graziano Mazza si avvia a chiudere il 2020 di Premiata con un fatturato sostanzialmente stabile: «Saranno più o meno 60 milioni di euro, come il 2019, quando il marchio era cresciuto del 17% rispetto al 2018», anticipa. Una conquista, in tempi come questi, frutto di strategie mirate. 

«Abbiamo lavorato per presentare prodotti nuovi, selezionando al massimo i nostri partner e cercando di ottimizzare le produzioni, facendo attenzione soprattutto alle consegne - racconta -. Tutto questo ha avuto un grande riscontro nella campagna vendite Spring-Summer 2021, sia in termini di vendita che di qualità distributiva. Per questa nuova fase continueremo con la stessa strategia e stiamo preparando l’uscita della pre-collezione Fall-Winter 2021, che sarà distribuita con una nostra App nativa».

Per il momento l’imprenditore resta fedele al concetto di monoprodotto, con un’unica concessione agli zaini, a cui si aggiungerà da gennaio una collezione inedita, ma intanto «allo studio ci sono diverse novità».

Come tutti i brand in questo periodo, anche Premiata ha fatto leva sulle vendite online, che nell’anno in corso passeranno dal 2% al 3% del fatturato. Il sito di Premiata è attivo nella maggior parte del mondo, con Europa, Russia e Far East tra i maggiori mercati, e sarà oggetto di nuovi investimenti. Ma, tiene a sottolineare Mazza, «sempre nel rispetto delle regole e a tutela dei negozianti multibrand che acquistano le nostre creazioni».

«Facciamo rispettare i listini a tutti e non tolleriamo operazioni scorrette da parte di nessuno - precisa -. Siamo fermamente convinti che così facendo si rispetti la professionalità dei negozianti che operano sul territorio, che sono la base solida del nostro successo. Non penalizzandoli a favore dei grossi marketplace, crediamo che l’economia sia in grado di riprendersi più facilmente e che il tessuto connettivo dei territori, riattivandosi, possa ricreare le condizioni di crescita da sempre alla base di una sana economia». 

«L’omnicanalità e la digitalizzazione sono un supporto per migliorare i servizi, ma alla base di tutto per noi resta sempre la qualità dei rapporti con il nostro utente finale e cerchiamo di impegnarci ogni giorno, migliorando continuamente il nostro customer service»: questo il presupposto fondamentale per Mazza.

Le collezioni Premiata sono distribuite in più di 60 nazioni, con l’export che rappresenta il 65% del turnover, e con all’attivo circa 1.200 clienti in totale, tra cui spiccano insegne come Antonioli a Milano, Tsum a Mosca, Isetan a Tokyo, Galeries Lafayette a Pechino, Kadewe a Berlino, Beymen a Istanbul, Steffl a Vienna e Irina Kha a Liegi. 

E se per il momento il piano retail, che vede attive le piazze di Milano, Berlino, San Pietroburgo, Tokyo e Corea del Sud, è sospeso, sono allo studio altre piazze importanti, tra cui Parigi e New York.

Intanto ci sono nuove opportunità da sondare: «Ci stiamo preparando per cercare di entrare più in profondità nel mercato Usa», conclude Mazza, che anticipa sibillino: «Altri progetti bollono in pentola, ma in questo momento sono ancora in progress».

c.me.
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