Dopo il trapuntificio Il Giglio

A Bmb la maggioranza di Pelletteria Bergamini 1960: «Vogliamo diventare un polo per il near-shoring»

Si ampliano gli orizzonti di Bmb Manifattura Borse. Lo storico player della pelletteria nato a Firenze nel 1968, che lo scorso anno ha rilevato il 95% del trapuntificio Il Giglio di Scandicci, ha infatti appena acquisito il 70% di Pelletteria Bergamini 1960, cui fa capo a sua volta il 100% di Maromed 1992, piattaforma produttiva importante situata in Tunisia. 

Il deal, il cui closing è previsto per il 31 marzo prossimo, consente a Bmb di estendere la produzione alla piccola pelletteria, dando lo start a un polo di progettazione e produzione di pelletteria di qualità che valica i confini della Penisola italiana. 

Come chiarisce una nota, «Bmb prosegue il percorso di potenziamento della propria filiera industriale, anche con l’intento di ampliare la platea dei propri clienti ai marchi del segmento premium e quindi diventando polo di attrazione per quelle dinamiche di near-shoring in atto nei mercati internazionali, che coinvolgono il prodotto finito di pelletteria e i suoi semilavorati».

In base all'accordo, la famiglia Bergamini resterà nel capitale sociale dell’azienda, che conserverà la propria autonomia operativa, avvalendosi al contempo di logiche di sinergia e creazione del valore.

L’operazione è stata in gran parte finanziata attraverso l’emissione di un prestito obbligazionario sottoscritto da Sici Sgr, società toscana di private capital.

Bmb è stata assistita dall’ufficio fiorentino di Deloitte Legal in qualità di advisor, mentre Trim Corporate Finance ha agito in qualità di advisor finanziario.

Fondata nel 1968 da Gianfranco Lotti e acquisita nel 2013 dal fondo tedesco Halder, agli inizi del 2019 Bmb è stata rilevata dal management attraverso un'operazione di buyout.

La maggioranza delle quote è in capo al ceo Anton Magnani (nella foto), che vanta una lunga esperienza nell’universo degli accessori (Sutor MantellassiHugo BossClarks e Bally sono tra le aziende dove ha operato).

«Riteniamo che questa operazione rappresenti un importante segnale per il distretto della pelletteria di Scandicci e in linea con le recenti attività di aggregazione nella filiera della moda», sottolinea Anton Magnani.

Nonostante la flessione di fatturato per gli effetti della pandemia nel 2020, prosegue, «Bmb Manifattura Borse ha continuato ad investire nel corso del 2021 con l’intento di rafforzare la propria struttura industriale e ha chiuso l'anno con un valore della produzione di 22,6 milioni di euro rispetto ai 19,3 del 2020, con un ebitda positivo per 1,3 milioni di euro».

c.me.
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