Wholesale in crescita con Studio Zeta

Dal Marocco a Milano: Safira debutta nel retail e cerca casa a Brera

Da Casablanca a Milano. Di questo ponte fra il Marocco e l’Italia l’imprenditrice e stilista Halima Hadir ha fatto il proprio Dna, costruendo per sé una nuova identità e un nuovo business.

Dopo una prima laurea in ingegneria dei processi industriali e una seconda in ingegneria tessile, Halima ha frequentato un Master in International Business a Bologna: da allora – era il 2003 – l’Italia è diventata la sua casa e la pedana per il lancio di Safira Milano, brand di abbigliamento femminile nato nel 2018 con l’obiettivo di fondere il know how artigianale del suo Paese d’origine, promuovendo anche il lavoro femminile in loco, con l’alta qualità delle materie prime e il savoir faire italiani.

«Sono partita quattro anni fa facendo tutto da sola – racconta Halima Hadir – ma con il 2021 c’è stato un salto grazie alla decisione di produrre in Italia, avvalendomi però del valore aggiunto di decori e lavorazioni tipiche marocchine, come i preziosi ricami eseguiti dalle donne di Fès, che hanno contribuito a plasmare il profilo del brand». Un marchio che unisce i profumi speziati, i colori vibranti e le atmosfere di Marrakech, Tangeri e Rabat con il gusto internazionalmente riconosciuto del capoluogo lombardo.

Linee e silhouette della tradizione nordafricana – come il caftano, la “veste d’onore” trasformata in capo icona, riveduto e corretto grazie a lavorazioni e tagli demi-couture - si uniscono alla ricerca di nuovi tessuti e materiali sostenibili, uno su tutti la canapa, per dare vita a capi contemporanei dagli echi mediorientali.

Da questa stagione, inoltre, l'imprenditrice per la prima volta si è avvalsa della collaborazione di due stilisti che hanno lavorato con Anna Molinari per 15 anni: Davide Mattiucci e Giuseppe Di Bartolomeo, artefici dal 2020 della label Abse-èl.

Dapprima distribuita nelle boutique di hotel e resort esclusivi, recentemente la distribuzione della collezione ha ricevuto nuovo impulso grazie all’accordo sottoscritto con Studio Zeta, alleato di un percorso wholesale che sta coinvolgendo, oltre alla Penisola, Svizzera, Germania, Croazia e mercati dell’Asia Occidentale.

«Grandi aspettative, in particolare – aggiunge Halima – ci sono per l’ultima collezione. A giugno è iniziata la campagna vendite e abbiamo riscontrato grandissimo interesse».

Feeback positivi che confermano la fiducia in vista del prossimo step: il debutto nel retail con il primo monomarca.

L’imprenditrice guarda a Milano come scelta naturale per Safira, la cui insegna potrebbe insediarsi nel circuito sofisticato di Brera o nelle zone centrali della città, con l’obiettivo di aprire i battenti entro febbraio 2023. Primo step di un percorso di crescita volto a portare il marchio in altre piazze strategiche.

«La mia idea è di aprire una decina di negozi entro 5-6 anni», anticipa Halima, che però precisa: «Non miriamo a diventare troppo grandi. Vogliamo continuare a essere un brand di nicchia e dal Dna artigianale».

a.t.
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