Stefanel riprende il segno negativo a piazza Affari dopo i recenti recuperi, innescati dall’ok del tribunale al concordato.
Poco dopo le 16 le azioni del gruppo dell’abbigliamento controllato da Attestor Capital registrano un calo dell’8% a 0,155 euro per azione. La performance a un mese è invece +120%.
L’assemblea dei soci di ieri (ordinaria e straordinaria) non ha approvato la proposta di nomina di un amministratore delegato presentata da un azionista di minoranza. La posizione risulta vacante dalle dimissioni, lo scorso luglio, di Cristiano Portas.
Gli azionisti hanno inoltre preso atto della situazione patrimoniale della società al 30 settembre 2018, da cui emerge una perdita di quasi 21 milioni di euro, a fronte di un patrimonio netto di 7,5 milioni.
Come proposto dal board, i soci hanno deciso di rinviare ogni decisione in merito alla situazione patrimoniale della società all’esito del processo di riorganizzazione aziendale in corso.
Nei giorni scorsi il Tribunale di Treviso ha concesso a Stefanel fino al 15 aprile 2019 per la presentazione di una proposta di concordato preventivo e ha nominato tre commissari giudiziali.
Come si legge sul sito della Cisl Veneto, in via informale viene allontanato il dubbio sulla chiusura dello stabilimento centrale di Ponte di Piave, che conta 89 addetti, sollevato dalle organizzazioni sindacali in seguito alla mancanza di risposte in occasione di un vertice convocato l’8 gennaio scorso a Venezia dall’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Elena Donazzan.
Nella più recente delle informative alla magistratura, come spiegano dalla Cisl Veneto, si parla della possibilità di adottare ammortizzatori sociali per la forza lavoro ma non vengono indicati i dettagli, in particolare sulla natura degli strumenti da adottare.