Sembrerebbe che Inditex abbia trovato una soluzione definitiva per la Russia. Dopo i rumour degli ultimi giorni, con diversi nomi in lizza per l'operazione, il retailer spagnolo starebbe finalizzando la vendita dei suoi negozi nel Paese al gruppo libanese Azadea, specializzato nella distribuzione in Medio Oriente. A riportarlo è il quotidiano Modaes.com
Già legata a Inditex per mercati come l’Algeria, il Bahrein, l’Oman e il Qatar, la società di Beirut avrebbe già iniziato a costituire un team a Dubai, interamente dedicato al progetto, e per dirigerlo sarebbe stato scelto José Luis Pavía, che nel suo curriculum vanta una lunga carriera nelle fila del colosso iberico.
Se l’operazione andasse in porto, si tratterebbe di una vera e propria fuoriuscita di Inditex dalla Russia, dove è approdato quasi 20 anni fa con l’apertura di uno store Zara a Mosca.
Prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, il Paese rappresentava il principale mercato internazionale del gruppo: alla fine del 2021 era attiva una rete di 515 negozi (tra cui 106 a insegna Bershka, 86 negozi Zara e altri 86 Pull&Bear) e la filiale ha contribuito con un utile di 192 milioni di euro.
Secondo i calcoli di Credit Suisse, la Russia ha generato il 6% del fatturato totale dell'azienda, che nel 2021 equivaleva a 1,6 miliardi di euro.
Il 5 marzo 2022, dieci giorni dopo lo scoppio della guerra, Inditex ha annunciato la sospensione temporanea delle sue attività in Russia, sostenendo che «nelle attuali circostanze non può garantire la continuità delle operazioni e delle condizioni commerciali nella Federazione Russa». All’epoca l'azienda contava in loco 502 negozi.
Strategie simili a quella di Inditex sono state adottate anche da altri marchi, a partire da Mango, che lo scorso giugno ha ceduto il proprio network di negozi in Russia ai suoi affiliati nel Paese.
A luglio è toccato al retailer polacco Lpp, a capo di brand come Reserved, Cropp, Mohito e Sinsay, che ha trasferito i suoi store in Russia a una società registrata negli Emirati Arabi Uniti. Contemporaneamente, i punti vendita del gruppo moda hanno ripreso la loro attività, ma con nuove insegne.
Nei sei mesi chiusi il 31 luglio il big spagnolo ha registrato un fatturato di 14,8 milioni di euro, in crescita del 24,5%, e utili quasi a 1,8 miliardi, equivalenti a un +41%. Nel periodo la rete commerciale dell'azienda è stata di 6.370 esercizi, 107 punti vendita in meno rispetto a inizio anno.
Nella foto, l'insegna Massimo Dutti a Mosca