Dopo Sterling Ruby, Givenchy e A|X Armani Exchange, il parterre di eventi speciali a Pitti Uomo 96 si arricchisce con il fashion show di Salvatore Ferragamo, in calendario martedì 11 giugno, protagonista del nuovo capitolo del progetto Florence Calling.
Dopo alcune stagioni che hanno visto uomo e donna sfilare insieme in versione co-ed, la label di Firenze, sotto la direzione creativa di Paul Andrew, sceglie di presentare la collezione maschile in occasione della kermesse fiorentina. «Una prestigiosa piattaforma globale per puntare i riflettori su una dimensione importante del mondo Ferragamo», spiegano dalla casa di moda.
«Firenze è il nostro cuore, è parte della nostra storia e siamo entusiasti di tornare qui come Florence Calling di Pitti Uomo - è il commento di Ferruccio Ferragamo, presidente di Salvatore Ferragamo -. In questa fase di grande consolidamento stilistico e identitario per il nostro marchio, riteniamo che Pitti sia il contesto ideale per sottolineare il percorso che stiamo compiendo, portando in scena una forte collezione maschile fuori dall’ambito co-ed».
«Per la storia di Salvatore Ferragamo e per il nostro fondatore Firenze ha sempre rappresentato una straordinaria piattaforma creativa e d’ispirazione - spiega Paul Andrew -. Pitti Uomo è dunque il luogo naturale per esprimere la visione contemporanea che ci contraddistingue: una forte continuità culturale tra generazioni differenti, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. È l’opportunità per sottolineare il nostro dna, un valore aggiunto che ci rende unici».
«Questa collezione - conclude - che sto progettando e lavorando col nostro head of menswear Guillaume Meilland è la corretta sintesi del mondo maschile Ferragamo».
Esprime soddisfazione Raffaello Napoleone, chief executive officer di Pitti Immagine: «Salvatore Ferragamo è uno dei marchi che hanno reso Firenze riferimento della moda nel mondo e siamo davvero felici di poterlo avere come protagonista del capitolo Florence Calling. La sfilata al prossimo Pitti Uomo, alla quale stiamo lavorando in sinergia, sancisce ulteriormente il legame con il mondo di Pitti e con la città».