drastica cura dimagrante

Swarovski: in autunno altri 1.000 tagli nella sede di Wattens

Dopo aver annunciato il licenziamento di 600 dipendenti, Swarovski non si ferma e prevede di lasciare a casa in autunno un altro migliaio di persone negli headquarters di Wattens, in Tirolo: l'obiettivo è stabilizzarsi intorno ai 3mila lavoratori in questa sede.

La pandemia, con conseguente calo della domanda in aree strategiche come Usa e Asia, e la pressione dei competitor a colpi di prezzi aggressivi sono indicate dal management, capeggiato dal nuovo ceo Robert Buchbauer, come le cause principali dell'impasse: secondo fonti di stampa i ricavi annuali scenderanno del 35%, a 2 miliardi di euro.

Il 2020 segna dunque un anniversario amaro per il gruppo, allo scoccare dei 125 anni di attività. Fu infatti fondato nel 1895 da Daniel Swarovski, inventore di una macchina industriale per il taglio del cristallo. 

L'azienda sta vivendo una fase di profondi cambiamenti: oltre alla nomina di Buchbauer e al passo indietro di Nadja Swarovski, gli ultimi mesi hanno visto l'istituzione del ruolo di direttore creativo globale, affidato a Giovanna Battaglia Engelbert (nella foto, gioielli di Atelier Swarovski realizzati in collaborazione con Susan Rockefeller).

 

a.b.
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