E-commerce raddoppiato in due anni

Malìparmi sale a 20,5 milioni di ricavi. Il d.g. Rastelli: «Per quest'anno stimiamo un +25%»

Il 2021 è stato un anno di crescita che ha fatto segnare una svolta per il marchio Malìparmi, che è tornato a livelli pre-pandemia per quanto riguarda la capacità di generare profitti e ha evidenziato significativi miglioramenti sul fronte dei ricavi.

 

Il marchio di abbiglimento e accessori femminili che fa capo a Magicoral ha registrato un fatturato pari a 20,5 milioni di euro, in incremento del 17% rispetto al 2020. L’ebitda è tornato positivo per 1 milione di euro, superando del 3% i livelli raggiunti nel 2019.

 

Tutti i canali di vendita hanno registrato una solida crescita: il retail, trainato dall’andamento del secondo trimestre dell’anno, ha visto una progressione del 27% rispetto al 2020. Le vendite wholesale sono incrementate del 12%, con l’obiettivo di continuare a potenziare il canale con partner selezionati.

 

L’e-commerce si è rivelato una leva fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Malìparmi: l’aumento è stato del 29% sul 2020 e di oltre il 100% sul 2019.

 

«Per Malìparmi - ha commentato il direttore generale Luca Rastelli (nella foto con la presidente Annalisa Paresi) - è stato un anno caratterizzato da molte soddisfazioni e che ha visto il recupero delle vendite e l'aumento della redditività, in un contesto economico e sociale ancora incerto. Le ultime campagne vendite hanno registrato un’ulteriore crescita degli ordini wholesale, il che ci proietta verso il raggiungimento dei target che ci siamo prefissati per il 2022: prevediamo di chiudere con una crescita dei ricavi del 25% e con il raddoppio dell’ebitda».

 

L’area del Mediterraneo si conferma un mercato strategico per il brand. Sono stati infatti rafforzati gli investimenti in Francia (da poco stato inaugurato un monomarca a Saint Tropez), Spagna e Italia, su cui si concentrerà il focus della prossima espansione dei negozi monobrand.

 

Malìparmi continua inoltre a potenziare il suo impegno per quanto riguarda la transizione ecologica, come dimostra il recente lancio della sneaker sostenibile con ACBC e l’introduzione, a ogni stagione, di una quota maggiore di materiali green.

 

«Il 2021 - conclude Rastelli - è stato anche l’anno in cui abbiamo deciso di rimodulare la gestione della logistica, oggi interamente gestita in outsourcing. Si tratta di scelte strategiche che hanno l’obiettivo di sostenere la crescita nei canali digitali e diretti e di aumentare la rilevanza del brand in mercati già collaudati come Italia, Francia e Spagna».

an.bi.
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