E-commerce

Virata nella return policy: da Inditex a Zalando e Uniqlo nuove misure per i restitutori seriali

I giganti della moda introducono nuove commissioni per i resi, uno dei maggiori grattacapi per chi vende online.

Se negli anni passati, quando l'e-commerce era agli albori, la politica delle restituzioni gratuite ha favorito i flussi dello shopping, con l’accelerazione degli acquisti sul web durante la pandemia e l’aumento dei pacchi che tornano al mittente, il nodo dei resi si è ingigantito, soprattutto nell’attuale congiuntura, con l’inflazione galoppante e l’incremento dei costi di trasporto. Senza contare l'impatto ambientale causato dal boom delle spedizioni.

A dare il la a nuove misure che fungano da deterrente ai resi è un colosso come lo spagnolo Inditex, che in Uk ha iniziato a introdurre una tassa fissa (1,95 sterline) per gli e-shopper che cambiano idea sul loro acquisto, per restituzioni presso i punti di raccolta e a domicilio. Non soggette alla tariffa, invece, quelle nei negozi fisici.

Come riporta Modaes.com, secondo le stime della National Retail Federation, negli Stati Uniti il tasso di reso online nel settore delle vendite al dettaglio nel suo complesso è stato in media del 20,8% nel 2021, pari a 218 miliardi di dollari.

Non è però solo Inditex ad aver preso provvedimenti per scoraggiare i restitutori seriali e, soprattutto, chi d’abitudine compra più articoli (magari in taglie diverse), li prova al domicilio e rimanda indietro ciò che non è d’interesse.

Prima del gruppo spagnolo, ad aprire la strada nel 2019 con una nuova return policy è stato l’e-tailer britannico Asos, ma anche Zalando sta ripensando il suo regolamento.

Il player berlinese è stato uno dei pionieri nell’abbracciare una politica di totale disponibilità nel reso (100 giorni di tempo e restituzione gratuita), ma già tre anni fa aveva introdotto un ordine minimo per gli acquisti in nove mercati.

Dopo la presentazione dei risultati trimestrali ha annunciato che questa prassi sarà estesa a nuove aree.

Anche Uniqlo, brand ammiraglio di Fast Retailing, ha iniziato ad addebitare una tassa per i resi in alcune nazioni: nel Regno Unito è di 2,95 sterline e in Australia di 8 dollari. 

 

a.t.
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