Tod’s archivia i primi sei mesi del 2022 con ricavi a 467,5 milioni di euro, in aumento del 17,4%, un miglioramento dell’ebitda margin (19,4% dal precedente 16,3%) e un ebit positivo per 17,7 milioni, dal rosso di 2,7 milioni della prima metà del 2021. Il risultato netto si è attestato a 755mila euro, da -20,7 milioni di euro.
«Le vendite del gruppo sono tornate a valori superiori a quelli del 2019 - ha commentato il presidente e ceo
Diego Della Valle -. Grazie all’andamento dei ricavi, il semestre ha registrato un miglioramento anche nella redditività operativa».
Della Valle ha parlato di mercati internazionali difficili e ricchi di incognite, sotto il profilo sia economico che geo-politico. «Prestiamo la massima attenzione all’evoluzione dei costi legati all’energia, alla logistica e alle materie prime - ha detto -. Riteniamo altresì prioritari la razionalizzazione e l’efficientamento della rete distributiva e lo sviluppo del canale omnichannel, con l’obiettivo di una crescita dei fatturati like-for-like e a più alto margine».
Nel periodo il marchio ammiraglio Tod’s ha registrato un incremento delle vendite del 21% (a cambi costanti) a 233,5 milioni, mentre
Roger Vivier (in alto un modello di décolleté) è salito dell’1%, a 118,7 milioni. Hogan ha totalizzato 95 milioni di fatturato (+16%) e
Fay 19,6 milioni (+17%).
A livello di mercati, l’Italia resta di riferimento con un +23% senza l’effetto cambi a 109,5 milioni insieme all’Europa (102,3 milioni, +36%). Nelle Americhe il gruppo è salito del 38%, mentre in Greater China ha accusato una flessione del 19%.
Il cda di ieri ha inoltre preso atto della dichiarazione resa da
Chiara Ferragni in ordine al venire meno dei requisiti per poter essere qualificata consigliere indipendente, «in ragione di una prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore della società - resa previo parere del comitato Opc - e non potendosi aprioristicamente escludere che, in futuro, si presentino altre opportunità di collaborazione». L'imprenditrice digitale resta comunque amministratore «e che sia un membro del cda - chiarisce Diego Della Valle - per me era, ed è, un grandissimo piacere».
Ai primi di agosto la famiglia Della Valle, d'intesa con il socio di minoranza
Arnault, ha annunciato l'intenzione di lanciare un'Opa volontaria totalitaria sul 25,5% del capitale, al prezzo di 40 euro per azione, che porterà al delisting di Tod’s da Piazza Affari. Al momento l'iter autorizzativo del prospetto è sospeso alla
Consob. L'organo di controllo della Borsa ha annunciato la sospensione dei termini dell'istruttoria sul documento di offerta per acquisire alcune informazioni supplementari, tra cui quelle della semestrale approvata ieri.
Al termine della call con gli analisti sui risultati del primo semestre il cfo
Emilio Macellari ha dichiarato che in novembre Tod's «sarà presumibilmente ancora quotato».
e.f.