L'e-commerce verso 1 miliardo

Trimestrale record per Hermés (+44%). Dumas: «Vince il modello artigianale»

Nel primo trimestre del 2021 le vendite di Hermès hanno raggiunto quota 2,1 miliardi di euro, in aumento del 44% sullo stesso periodo dell’anno scorso e del 33% rispetto al 2019. Una performance superiore a quanto previsto dagli analisti: Factset e Bloomberg, infatti, avevano previsto che i ricavi della maison sarebbero stati rispettivamente di 1,76 miliardi e 1,84 miliardi di euro.

Il merito di questo exploit commerciale va principalmente ai consumatori cinesi: l'Asia (Giappone escluso) ha messo a segno un incremento delle vendite del 94%. Un tasso di crescita stellare, condizionato dal fatto che questa area geografica era stata la più penalizzata dal Covid nel primo trimestre 2020. In ripresa anche l'America: +23% e il Giappone (+20%). L'Europa, ancora penalizzata da ondate di restrizioni sanitarie, resiste (-1%).

«In un contesto ancora instabile, la nostra forte crescita delle vendite conferma la solidità del nostro modello artigianale», ha dichiarato Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès, commentando i dati della trimestrale.

Per quanto riguarda i canali, le vendite dei negozi del gruppo sono aumentate del 51% dal 2020 e del 41% dal 2019. La divisione Leather Goods e Saddlery è cresciuta del 34%, l'orologeria ha fatto segnare un +96%, la divisione abbigliamento e accessori è cresciuta del 51%, il business della seta e dei tessuti del 34%, Profumi e Bellezza del 21%.

«Il successo delle vendite online è stato confermato», secondo il cfo Éric du Halgouët, che ha evidenziato «una crescita a tre cifre in tutte le regioni». Dati, questi, che secondo il manager porteranno l'e-commerce a superare nel giro di pochi anni un miliardo di euro di giro d'affari.

Nonostante i numeri positivi registrati in tutte le categorie di prodotto e in ogni area geografica, Hermès non si sbilancia, preferendo non fornire previsioni di tassi di crescita. «Per il 2021 gli impatti dell'epidemia restano difficili da valutare, ma l'andamento per il primo trimestre è molto incoraggiante e portano il gruppo a confermare un ambizioso obiettivo di crescita dei ricavi a tassi di cambio costanti», ha aggiunto du Halgouët.

Ma il manager della finanza di Hermès durante la call con gli analisti tiene a precisare che la crescita delle vendite non è legata all’aumento dei prezzi di cui si è molto parlato recentemente e che sono stati ritoccati dell’1,4% finora quest’anno, ovvero un indice che da solo non potrebbe giustificare i dati della trimestrale.

Nei piani della società c’è l’estensione della capacità produttiva, che sarà possibile con l'apertura di nuovi siti a Guyenne (Gironda) e Montereau (Seine-et-Marne) quest'anno, a Louviers (Eure) nel 2022, nelle Ardenne nel 2023 e il secondo sito di produzione in Auvergne nel 2024.

Intorno alle 9.40, il prezzo delle azioni Hermès aveva guadagnato il 2,6% a quota 1,0531 euro, mentre la Borsa di Parigi faceva segnare una crescita dello 0,5%. Le azioni della maison sono scambiate ai massimi storici. La scorsa settimana per la prima volta hanno sfondato il tetto dei 1.000 euro per azione.

an.bi.
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