Nell'esercizio chiuso il 31 marzo 2020
Piquadro ha totalizzato 152,2 milioni di euro di ricavi, in aumento del 3,2% rispetto all'anno prima. La crescita è legata alle acquisizioni del gruppo bolognese della pelletteria quotato a Piazza Affari. Nell'esercizio, infatti, c'è stato il consolidamento di 12 mesi di vendite della maison
Lancel (contro i 10 mesi del bilancio precedente) e la controllata
The Bridge ha realizzato un aumento dello 0,6% del turnover.
Il brand Piquadro ha invece realizzato 72 milioni di giro d'affari, in calo del 5,1% rispetto all'esercizio chiuso al 31 marzo 2019. Come spiegano dall'azienda, su questa performance pesa la riduzione delle vendite sul canale wholesale (-8,2%), che rappresenta il 56,3% dei ricavi totali del marchio ammiraglio. In più c'è stata una riduzione dello 0,6% delle vendite nei negozi gestiti direttamente, nonostante il +27,3% dell'e-commerce. I divieti e i blocchi delle attività commerciali e del traffico internazionale per contenere il diffondersi dell'epidemia da coronavirus, nonché la chiusura della maggior parte dei negozi diretti a marchio Piquadro già a partire dall'11 marzo 2020, hanno comportato per il brand un -27,8% delle vendite nell'ultimo trimestre del fiscal year.
The Bridge ha contribuito al fatturato annuale con 26,7 milioni di euro, in aumento dello 0,6% rispetto a 12 mesi prima. A frenare il brand fiorentino il trend del canale wholesale (65,9% del totale), che ha subito una flessione del 3,7%, contro il +9,9% messo a segno nei negozi a gestione diretta e al +33,8% della boutique online. Causa Covid-19, nell'ultimo quarter The Bridge ha subito una flessione dei ricavi del 28,7%.
Nell'anno Lancel ha totalizzato 53,6 milioni di euro di fatturato (i ricavi registrati nei primi dieci mesi dell'esercizio precedente erano pari a 45,1 milioni, ma si riferivano ai mesi da giugno 2018 a marzo 2019, periodo di inclusione della maison nel perimetro di consolidamento del gruppo). La maison risulta meno esposta alle fragilità del wholesale: il canale Dos rappresenta oltre l'84% del network distributivo. La chiusura di tutti i negozi diretti dal 14 marzo ha però causato un -16,5% delle vendite nell'ultimo trimestre fiscale.
Il gruppo di Gaggio Montano ha accusato un calo delle vendite del 4,3% in Italia, dove realizza metà del fatturato totale. Nel resto d'Europa (47,3% del giro d'affari annuale) ha invece messo a segno un +13,6%.
L'attuale situazione non consente di formulare delle previsioni, ma dall'azienda fondata da
Marco Palmieri fanno sapere di avere adottato e di voler implementare «azioni volte alla riduzione dei costi e al mantenimento della liquidità» (nella foto un negozio Piquadro e The Bridge aperto in febbraio all’aeroporto di Capodichino, Napoli).
e.f.