Già 40 store e presto in Rinascente

Andrea Baldo (Ganni): «Con lo Scandi style 2.0 conquisteremo anche l'Italia»

È il marchio fenomeno del momento in patria. Ma Andrea Baldo, amministratore delegato di Ganni, i clienti andrà a conquistarli anche al di fuori della Scandinavia. Negli Stati Uniti, in Asia e anche nel nostro Paese.

«Gli Usa sono il mercato che per noi crescerà di più nel 2019, ma pure in Italia andremo ben oltre gli attuali 40 clienti», ha raccontato in un'intervista a Fashion il manager italiano, alla guida del brand danese che nell'ultimo triennio ha registrato tassi di crescita del 45% annuo, portando il fatturato a superare la soglia dei 50 milioni.

«Certo, il mercato si sta muovendo nella nostra direzione con il successo dello Scandi style 2.0, ma questo non basta a spiegare certe performance. Il fatto è che Ganni non è la copia di altri. Ha un’immagine di leggerezza, colore, tanta sostenibilità e prezzi onesti», ha affermato nell’intervista pubblicata sul nostro magazine il ceo del marchio, controllato dal 2017 dal fondo L Catterton ma che vede ancora il coinvolgimento dei due fondatori, il direttore creativo Ditte Reffstrup e il marito Nicolaj, esperto di tecnologia.

Nell’intervista Baldo ha sottolineato che ormai gli obiettivi nazionali di Ganni, che ha presentato al collezione autunno-inverno 2019/2020 alla fashion week di Copenhagen, sono stati superati: «Tre anni fa il 65% delle vendite erano concentrate in Scandinavia e ora contiamo su un export che va oltre il 60%. Attualmente il nostro primo mercato al di fuori della Scandinavia è il Regno Unito seguito dagli Usa, che secondo il nostro business plan saranno l’area che crescerà maggiormente, diventando già nel 2019 il primo mercato estero».

Anche l’Asia è al centro della politica di internazionalizzazione del marchio, che in Europa è venduto dalle showroom di Parigi e Londra. «Ritengo che il Sud Europa - ha detto Baldo, che in passato è stato ceo di Coccinelle - abbia un grande potenziale: sarà per effetto del global warming o per l’estate di Copenhagen, che è splendida, sta di fatto che i look delle “Ganni Girl” sono perfetti anche per l’area mediterranea».

Citando lo sviluppo nella Penisola, il top executive ha dichiarato: «In Italia abbiamo già circa 40 clienti selezionati, tra cui O’, Penelope e Stefaniamode (che presto cambierà il suo nome in Modes, ndr). Ma contiamo di svilupparci ulteriormente: con la primavera-estate 2019 entriamo in Rinascente a Milano e non abbiamo intenzione di fermarci qui».

«Ganni - ha proseguito - è perfetto per i top multimarca italiani. Generando un traffico di clientela giovane, si accosta facilmente ai designer brand e propone un’offerta completa di prodotto: maglioni fatti a mano in Italia, sneaker, stivali in pelle, borse, capi in denim e soprattutto tanti abiti e top».

Tutto con una politica di prezzi interessante: «L’abito entry price è sui 150 euro e la parte core della collezione è compresa tra i 200 e i 350 euro. Abbiamo poi i modelli da sfilata, speciali e a prezzi più alti».

Il testo integrale dell'intervista è pubblicato su Fashion, datato 19 febbraio 2019 e dedicato a Milano Moda Donna, al White e agli altri saloni del womenswear in città (Super e TheOneMilano), con un focus sulle collezioni autunno-inverno 2019/2020: la versione e-paper è sfogliabile su fashionmagazine.it.


an.bi.
stats