Dopo lo scivolone di oltre il 43% nel secondo trimestre, gli analisti si aspettavano per
Kering un terzo quarter all'insegna di un -11% dei ricavi, che avrebbero potuto attestarsi a 3,35 miliardi di euro.
Invece è andata meglio del previsto. Il fatturato, infatti, è stato di 3,72 miliardi di euro, in calo del 4,3% o dell'1,2% in termini comparabili.
Come emerge da un comunicato, le vendite dei directly operated store (dos) del lusso in capo al gruppo sono tornate al livello dell'analogo periodo del 2019.
A trainare i risultati gli incrementi in Nord America (+44,1%), grazie a una ripresa dei consumi locali, e in Asia Pacifico, in corsa del 18,5%, con la Cina mainland tornata in salute.
Male invece l'Europa occidentale (-41%) e il Giappone (-22,8%). Exploit dell'online, con un giro d'affari balzato del 101,9%, ancora una volta con il Nord America e l'Asia Pacifico in pole position. Nei primi nove mesi dell'anno l'e-commerce ha riguardato il 12,5% delle vendite retail del gruppo.
Il canale wholesale ha visto un decremento del 5,2% su base comparabile, conseguenza sia del forte rallentamento del travel retail che della strategia corporate, legata a una distribuzione sempre più esclusiva.
Il marchio ammiraglio
Gucci ha totalizzato 2,08 miliardi di turnover, -12,1% su base reported e -8,9% su base comparabile. La riduzione sul fronte retail è stata del 4%, sempre su base comparabile. Tra i mercati si nota una notevole accelerazione in Nord America (+43,7%), ma anche l'Asia Pacifico non delude (+10,6%). L'Europa occidentale rallenta del 47,3% e il Giappone quasi del 26%. Per l'online si parla per il brand disegnato da
Alessandro Michele di una «forte avanzata» in tutto il mondo, attestata da un 12,6% del totale delle vendite retail. Il wholesale cede il 31,6%, sempre nell'ottica della massima selettività distributiva.
Ritorno alla crescita per
Yves Saint Laurent, sia nei dos che nel wholesale. Il fatturato in questo caso è di 510,7 milioni di euro (+0,8%) su base reported e del 3,9% su base comparabile. +5,8% è il risultato relativo alle vendite retail, sempre su base comparabile. La griffe sta guadagnando posizioni in Asia Pacifico, grazie anche a uno store network in espansione. L'e-commerce va oltre il raddoppio, visto anche il successo del lancio del sito di vendita online in Cina lo scorso giugno. Il wholesale progredisce del 3,4%.
Passando a
Bottega Veneta, i ricavi sono pari a 332,5 milioni di euro (+17% su base reported e +20,7% su base comparabile), con un +12,1% delle vendite generate dai dos, soprattutto in Asia Pacifico e Nord America. Alla voce online, un comunicato indica un incremento a tripla cifra. Il wholesale riserva la bella sorpresa di un +63,4%.
Le altre griffe tornano alla crescita, con un giro d'affari di 669,1 milioni di euro (+9,3% su base reported e +11,7% su base comparabile). Il retail mette a segno un +10% e il wholesale un +16,7%.
Alexander McQueen e
Balenciaga si distinguono per una «double digit growth» sia nel wholesale che nel retail, beneficiando dell'espansione dei propri dos in Asia Pacifico e Nord America e, come tutte le altre label del colosso francese, delle performance stellari dell'online.
Nonostante la significativa esposizione sul mercato europeo e in Giappone, i brand di gioielleria di Kering reggono bene: in particolare
Boucheron, apprezzato in Asia Pacifico, e
Qeelin. La cosiddetta «prime distribution» è l'ancora di salvezza per gli orologi, messi a durissima prova dalla crisi.
«In un contesto sfidante - commenta il chairman e ceo
François-Henri Pinault (nella foto) - Kering ha evidenziato una sostanziale ripresa dei ricavi. Merito della creatività dei nostri marchi e dell'agilità della nostra organizzazione. Abbiamo quasi raggiunto il livello del terzo quarter 2019».
Cardini delle strategie del gruppo l'internalizzazione dell'e-commerce e gli investimenti in esclusività del prodotto e dei canali distributivi, «partendo da una solida situazione finanziaria, rinforzata recentemente. In uno scenario che rimane incerto e nonostante una limitata possibilità di valutare il futuro - conclude il numero uno di Kering - ci sentiamo preparati ad affrontarlo, grazie alla capacità di garantire nel tempo buone performance».
a.b.