L'orientamento allo shopping online indotto dal Covid e un maggiore focus dei brand sul canale digitale danno un'accelerazione al fashion e-commerce. Lo dimostrano i numeri pubblicati nel mese di agosto da player come Farfetch, Zalando e Asos.
Nel secondo trimestre il marketplace londinese di moda di lusso Farfetch ha realizzato un incremento dei ricavi del 74% a 365 milioni di dollari. Il gross merchandise value (gmv) è invece salito del 48% a 651 milioni.
«Un record nella storia della piattaforma», commenta il fondatore, presidente e ceo José Neves, sottolineando che nel periodo sono stati attratti mezzo milione di nuovi consumatori (altro massimo assoluto). È andata bene anche ai 20 top brand legati a Farfetch da delle e-conession: le vendite, come spiega Neves, sono duplicate rispetto all' aprile-giugno 2019. Migliorati anche i margini (l'ebitda adjusted su fatturato è passato dal -20,8% al -8,5%) mentre le perdite della società quotata a New York sono più che quadruplicate da 95 a 436 milioni di dollari, a causa di maggiori costi, dal +56% dei costi generali e amministrativi, al +38% di quelli per generare la domanda, fino al +262% alla voce "svalutazioni e ammortamenti".
Quanto a New Guards Group - il cui portafoglio marchi include Off White and Palm Angels e la cui acquisizione da parte di Farfetch, avvenuta un anno fa, inizialmente non era stata ben accettata dagli investitori -, si sa che per il quinto trimestre consecutivo il gmv aggregato ha superato quello di ogni altra singola label presente sul marketplace di Josè Neves.
In occasione della trimestrale Farfetch ha anche annunciato l'ingresso nella piattaforma dei department store Printemps (i venditori terze parti ora superano quota 1.300) e cambiamenti nel board, oltre alla nascita di un Esg Committee in consiglio. Cinque consiglieri hanno lasciato il cda, inclusa Natalie Massenet (nota come fondatrice di Net-a-porter), e al loro posto sono entrati quattro nuovi director: si tratta di Stephanie Horton (attuale direttore marketing di Google Shopping), Diane Irvine (siede nei board di altre dot com tra cui Yelp e Casper Sleep), Victor Luis (al momento nel board di Deckers Outdoor Corporation, con un lungo passato in Coach e fino al 2019 ceo di Tapestry) e Gillian Tans, proveniente da booking.com.
Un altro player britannico, Asos, a metà agosto ha anticipato che l'intero esercizio dovrebbe terminare con vendite e profitti oltre le aspettative del mercato. Nonostante lo scenario economico resti incerto, i ricavi annuali sono previsti in aumento fra il 17% e il 19% e l'utile pretasse dovrebbe collocarsi fra 130 e 150 milioni di sterline. Nel mese di giugno il sito di Asos ha attratto quasi 236 milioni di visitatori (nel giugno 2019 erano 197,4 milioni), totalizzando 23 milioni di consumatori attivi (dai 19,9 milioni di un anno prima), di cui 7 milioni in Regno Unito (da 6,3 milioni) e 16 milioni all'estero (da 13,6 milioni).
A Berlino anche Zalando ha ampliato la sua base di consumatori: a fine giugno sono arrivati a quota 34 milioni, il 20,4% in più rispetto a un anno prima. Tra gennaio e giugno i ricavi del fashion e-tailer sono saliti del 19,6% a 3,56 miliardi di euro, mentre il gmv è aumentato del 25% a 4,72 miliardi. Nel secondo quarter 180 nuovi marchi hanno deciso di entrare a far parte del partner program della società, che così risultano raddoppiati rispetto a 12 mesi prima. I ricavi del periodo sono passati da 1,6 a 2 miliardi e l'utile è aumentato da 45,5 a 122,6 milioni di euro.
Nell'estate Zalando ha creato una partnership con Poste Italiane per la creazione di quasi 20mila punti di ritiro in più e ha collocato un miliardo di obbligazioni convertibili. In questi giorni sta estendendo l'offerta nella moda high-end, con l'ingresso nella piattaforma di marchi come Roksanda e Marchesa, oltre all'ampliamento dell'assortimento di marchi come Victroria Beckham e Moschino.