A sostenere il gruppo dello sportswear sono stati i mercati esteri (27% del fatturato totale) dove ha messo a segno un +12%. Il segmento più performante è risultato quello del footwear (+8%), mentre quello principale dell’abbigliamento è cresciuto dell’1%.
Il dato sulle vendite globali è al di sopra delle attese degli analisti, che si aspettavano ricavi pari a 1,18 miliardi (fonte: Refinitiv).
Il trimestre terminato il 31 ha visto il ritorno all’utile operativo (35 milioni dal precedente rosso di 28,7 milioni) e all’utile netto (22milioni o 0,05 dollari per azione, dalla precedente perdita netta di 30,2 milioni).
Il management guidato da Kevin Plank ha alzato le previsioni di chiusura del fiscal year: i profitti annuali dovrebbero oscillare fra 33 e 34 centesimi di dollaro, dai 31-33 cents della precedente stima. Il turnover dovrebbe aumentare fra il 3% e il 4%, nell’ipotesi di vendite relativamente piatte sul mercato domestico.