L’esercizio che chiuderà in agosto 2019 non segnerà un +20-25% dei ricavi, bensì un +15%. Queste le nuove stime di Asos dopo la trimestrale.
Tra settembre e novembre 2018 le vendite dell’e-tailer britannico si sono attestate a 656 milioni di sterline (circa 730 milioni di euro), in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2018 (+13% a cambi costanti). L’incremento maggiore è in Regno Unito (+19%). In Europa, dove le maggiori vendite si concentrano in Germania e Francia, e negli Stati Uniti il fatturato è salito rispettivamente del 14% e dell’11% a cambi costanti.
A far cambiare idea sulle prospettive annuali è stato soprattutto l’andamento del mese di novembre, «significativamente sotto le aspettative». Il management tiene anche conto dell’incertezza economica nei principali mercati di Asos e una confidenza al consumo che si va indebolendo.
Il trimestre chiuso il 30 novembre ha dovuto far fronte a un periodo di caldo fuori stagione, con un’attività promozionale particolarmente aggressiva.
L’intero fiscal year dovrebbe mostrare un ebit margin del 2%, dimezzato rispetto alla precedente previsione.
I costi di transizione, come quelli per l’automazione del centro distributivo di Berlino Eurohub2, dovrebbero restare a 30 milioni di sterline mentre le spese in conto capitale scenderanno sotto i 200 milioni di sterline.
Sula base di queste indicazioni, poco dopo le 16 il titolo Asos registra un -39% alla Borsa di Londra.