Cerimonia della campanella ieri a Wall Street per Lanvin Group, in occasione del debutto sul Nyse della divisione moda del big cinese Fosun International, che ha raccolto 150 milioni di dollari e ricevuto una valutazione di 1,31 miliardi (una cifra più alta di quella indicata lo scorso ottobre, quando si parlava di un miliardo, dai precedenti 1,25 miliardi).
I 150 milioni sono una cifra decisamente inferiore rispetto a quella preventivata in occasione dell’annuncio del percorso di quotazione, lo scorso marzo: 544 milioni.
Come hanno sottolineato i vertici del gruppo, questo passo porterà a un’accelerazione della crescita organica del brand portfolio, attraverso ulteriori acquisizioni.
«Si tratta per noi di un’importante pietra miliare - ha commentato Joann Cheng, chairman e ceo del Lanvin Group, che per arrivare alla quotazione ha stabilito una fusione con la società veicolo Primavera Capital Acquisition Corporation (Pcac) -. È il coronamento delle performance degli anni recenti, rese possibili da una piattaforma globale forte e da una strategia di crescita innovativa».
«Nonostante le condizioni generali del mercato - ha proseguito - abbiamo avuto un solido supporto da numerosi nuovi investitori strategici già a partire da marzo, quando abbiamo presentato il piano per l’Ipo. Insieme ai marchi e ai partner vogliamo sviluppare il nostro potenziale e creare valore a lungo termine per gli investitori». Cheng ha precisato che per Lanvin Group esistono opportunità ancora da sfruttare in Nord America e Asia, senza tralasciare l’Europa, un bacino importante.
«Non abbiamo debiti a livello di gruppo - ha puntualizzato - e con 150 milioni di dollari cash possiamo contare su una base solida per il futuro».
«Lanvin Group mira a diventare una luxury powerhouse globale unica nel suo genere, facendo leva sull’heritage dei suoi brand e su una strategia improntata alla differenziazione», ha affermato Max Chen, chairman e ceo di Pcac e partner di Primavera Capital, entrato nel cda di Lanvin Group Holding Limited.
Nei primi sei mesi di quest’anno Lanvin Group ha riportato ricavi pari a 202 milioni di euro (+73% rispetto allo stesso periodo del 2021). Uno degli obiettivi indicati a marzo durante l’annuncio della quotazione era triplicare i ricavi annuali da 333 a 989 milioni di euro entro il 2025. «Iniziamo il cammino per diventare un 1 billion group», ha ribadito Joann Cheng.
Dida
Joann Cheng alla cerimonia della campanella insieme ai responsabili dei marchi di Lanvin Group, nella cui orbita gravitano tra gli altri Wolford, Caruso, Sergio Rossi, St. John Knits e naturalmente Lanvin