Il +13% di Gucci delude gli analisti

Kering sfiora i 5 miliardi nel quarter

Kering chiude il primo trimestre 2022 con ricavi consolidati pari a 4,956 miliardi di euro, in aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+21% a periodi comparabili).

L’incremento beneficia della forte domanda in Europa occidentale, in Nord America e in Giappone. Nell'area Asia-Pacifico il gruppo francese ha risentito delle nuove restrizioni per il Covid in alcune città cinesi.

Il marchio ammiraglio Gucci è cresciuto del 20% a 2,591 miliardi (+13% su base omogenea), sostenuto da Stati Uniti, Europa e Giappone, mentre la Cina risente dei nuovi lockdown.

A pari di perimetro, Yves Saint Laurent ha registrato un +37% nel trimestre, a 739 milioni di euro, mentre Bottega Veneta ha messo a segno un +16%, a 396 milioni. Gli altri brand in portafoglio nel complesso hanno registrato vendite pari a 973 milioni di euro, in accelerazione del 35%. Tra questi spicca la performance definita dall’azienda «spettacolare» di Balenciaga.

Quanto alla divisione Kering Eyewear e Corporate ha totalizzato un giro d’affari di 308,1 milioni di euro, registrando una crescita del 35% grazie soprattutto a marchi come Gucci e Cartier.

«Abbiamo aperto il 2022 con un primo trimestre molto solido in un contesto più incerto, colpito dall'inasprimento delle restrizioni per il Covid in Cina, da marzo», ha commentato François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering, evidenziando la crescita a doppia cifra di tutte le maison e della divisione occhiali. «Mentre continuiamo a monitorare le condizioni economiche e geopolitiche - ha aggiunto - investiamo in tutti i nostri marchi, la cui attrattiva continuerà ad alimentare la nostra crescita e redditività».

Il gruppo del lusso, che capitalizza oltre 62 miliardi di euro, nei giorni scorsi è stato fortemente penalizzato in Borsa. Preoccupa l’impatto sul lusso dei nuovi focolai cinesi, inoltre il consensus degli analisti aveva previsto una crescita di Gucci di oltre il 18% su base comparabile, contro il 13% effettivo. Per quanto riguarda le vendite totali di Kering, invece, il gruppo ha sorpreso gli analisti che in media stimavano un incremento delle vendite a periodi comparabili del 17% (+21% la performance effettiva).

Con la pubblicazione della trimestrale Ubs ha confermato il giudizio “da acquistare” con target price a 803 euro. Gli analisti di Oddo sono rimasti neutrali sul titolo e hanno abbassato il prezzo obiettivo da 731 a 675 euro, notando che le azioni da inizio anno hanno sovraperformato il settore.

Anche il broker Invest Securities ha mantenuto un giudizio neutrale e ha ridotto il prezzo obiettivo da  673 a 596 euro. Secondo gli analisti la progressione organica delle vendite di Gucci non solo è inferiore alle attese ma è anche nettamente al di sotto delle performance realizzate negli stessi mesi dagli altri marchi del soft luxury.

Stifel invece ha confermato il giudizio “da acquistare” con obiettivo a 795 euro, giudicando la crescita di Kering solida. Per Gucci gli analisti prevedono una revisione al ribasso delle vendite del secondo trimestre, soprattutto a causa dei riflessi del Covid in Cina e ipotizzano che i margini annuali calino un po’, per effetto di maggiori investimenti nel marketing, con l’obiettivo difendere le quote di mercato nella Cina Mainland. Allo stesso tempo sono previste performance eccezionali di Ysl e alla voce “Altri marchi”. 

e.f.
stats