Il ceo Chirico deluso da Calvin Klein

Pvh: ricavi sotto le stime nel quarter, ma migliora l'outlook

Per la prima volta in due anni Pvh non raggiunge le stime degli analisti. Nel bilancio trimestrale pesa la debolezza di Calvin Klein.

Complessivamente il turnover del gruppo americano è salito del 7% a 2,5 miliardi di dollari (+9% a cambi comparabili), poco sotto i 2,53 miliardi previsti dagli analisti, come riporta Reuters.

Nel terzo trimestre, il secondo maggiore business, Calvin Klein, è cresciuto del 2% a 963 milioni di dollari, mentre Tommy Hilfiger ha segnato un +11% a 1,1 miliardi di dollari di ricavi.

Commentando i risultati, il ceo Emanuel Chirico si è detto insoddisfatto dello scarso ritorno dagli investimenti per la linea Calvin Klein 205W39NYC disegnata da Raf Simons e ha spiegato che alcuni prodotti della collezione Calvin Klein Jeans non hanno venduto come da pronostici, probabilmente perché collocati in un target troppo elevato di prezzo. 

Le conseguenze si notano anche a livello di utile operativo: l’ebit di Calvin Klein è passato da 142 a 121 milioni di dollari. 10 milioni di dollari sono le maggiori spese per la creatività e il marketing, come dettagliato in un comunicato.

L’ebit di Tommy Hilfiger è invece salito da 158 a 183 milioni di dollari. L’ebit totale di Pvh è passato da 281 a 282 milioni, mentre l’utile è aumentato dell’1,6% a 243,1 milioni o 3,15 dollari per azione.

Escluse le voci non ricorrenti, il profitto per azione di Pvh è stato di 3,21 dollari, dai 3,14 dollari previsti da Ibes/Refinitiv.

Pvh ha migliorato le stime di fine esercizio: i profitti “adjusted” dovrebbero risultare nell’intervallo 9,33- 9,35 dollari per azione, dai 9,20-8,25 dollari precedenti.

e.f.
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