Il ceo Chirico prudente dopo la trimestrale

Pvh: +4% Tommy Hilfiger, Calvin Klein non si muove

Pvh, proprietario di Tommy Hilfiger e Calvin Klein, chiude il trimestre con un +2% dei ricavi e utili sopra le attese.

Nel primo quarter chiuso il 5 maggio il gruppo americano ha raggiunto i 2,36 miliardi di dollari di giro d’affari (+6% a valute costanti), leggermente sotto le previsioni degli analisti, che si aspettavano la cifra di 2,37 miliardi (fonte: Refinitiv Ibes).

L’ebit di Pvh è sceso da 244 a 135 milioni, tenendo conto anche dell’impatto negativo delle valute (per 14 milioni) ma soprattutto dei costi legati alla ristrutturazione di Calvin Klein (70 milioni) e alla chiusura di negozi Tommy Hilfiger negli Usa (55 milioni). L’utile netto del gruppo, si è più che dimezzato, da 178,9 a 81,6 milioni di dollari.

Tommy Hilfiger ha realizzato un aumento delle vendite del 4% nei tre mesi, a 1,1 miliardi, soprattutto grazie ai mercati esteri (+4%), Europa in testa. In Nord America i ricavi sono aumentati del 3% ma registrano un -4% a parità di store.

Per quanto riguarda Calvin Klein, il fatturato è rimasto stabile a 890 milioni, per effetto di un calo del 2% all’estero e del +2% in Nord America.

Il ceo Emmanuel Chirico ha divulgato stime prudenti parlando di un contesto macroeconomico che sta continuando a essere volatile e sfidante anche nel secondo trimestre, «caratterizzato da una particolare debolezza nel panorama retail tra Usa e Cina».

I ricavi annuali dovrebbero aumentare del 3% circa (+5% a cambi costanti), per effetto soprattutto di un +6% di Tommy Hilfiger (+9% a cambi costanti), mentre Calvin Klein dovrebbe mantenere le vendite invariate (+2% a valute costanti).

Il management ha ridimensionato le previsioni sugli utili di fine anno, ora attesi tra 10,20 e 10,30 dollari per azione, dai 10,30-10,40 precedentemente annunciati. Gli analisti di Wall Street in media ipotizzavano utili annuali a 10,40 dollari per azione.

Poco dopo le 16 italiane, le azioni Pvh accusano un -13,4% alla Borsa di New York mentre i principali indici della Borsa americana sono intonati positivamente.

e.f.
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