La catena francese Celio, sinonimo di oltre 1.500 negozi in tutto il mondo e più di 4mila dipendenti, ha chiesto al Tribunale commerciale di Bobigny di essere sottoposta a procedura di salvaguardia a causa dell'impatto economico generato dalla crisi sanitaria.
«La chiusura brutale per due mesi di 1.585 negozi in tutto il mondo – spiega la ceo Gaëlle de la Fosse – ha comportato una perdita di fatturato per il gruppo di quasi 100 milioni di euro nel periodo compreso fra marzo e maggio 2020».
Non essendo stata in grado di trovare un accordo con i suoi partner bancari, l'azienda transalpina ha deciso per questa opzione per Celio France e la parent company Celio International: «Questa soluzione – precisano i vertici – permetterà al gruppo di preservare il proprio flusso di cassa nei mesi a venire, in modo da guadagnare tempo per la ripresa delle attività commerciali e adattare la trasformazione già in atto nel 2019».
Restano fuori dal perimetro della procedura le consociate estere del gruppo, le affiliate in Francia e gli affiliati in tutto il mondo.
A oggi su 1.585 punti vendita Celio a livello internazionale, quasi 300 sono ancora chiusi.