Il difficile scenario impatta sui conti del Gruppo Piquadro. Nel primo semestre del fiscal year 2020/2021, chiuso il 30 settembre scorso, il player della pelletteria ha totalizzato un giro d'affari di 48,5 milioni di euro, in flessione del 37,6% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, archiviato a quota 77,9 milioni di euro. Ma i risultati del secondo quarter sono in miglioramento rispetto al primo e impattano positivamente sui sei mesi.
Nel corso del secondo trimestre (luglio-settembre), il fatturato consolidato registrato dal gruppo è stato pari a 36,4 milioni di euro, in diminuzione di circa il 18,3% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, chiuso a 44,5 milioni di euro. Una flessione sensibilmente inferiore rispetto al -63,5% del primo quarter.
Il primo trimestre dell’esercizio (aprile-giugno 2020), infatti, aveva subito la temporanea chiusura di oltre il 90% della rete distributiva per circa due mesi, congiuntamente al divieto e/o limitazione alla mobilità e alla circolazione di persone e beni e alla chiusura delle attività commerciali e di vendita al pubblico.
Per quanto riguarda nello specifico il marchio Piquadro, i ricavi registrati nei primi sei mesi sono stati pari a 22,3 milioni di euro, in diminuzione del 41,6% rispetto all’analogo esercizio archiviato il 30 settembre 2019. Un calo, spiegano dall'azienda, «fortemente impattato dalle chiusure dei negozi, dall’assenza ei flussi turistici e dalla mancanza di traffico, in particolare quello turistico». Nel secondo trimestre le vendite a marchio Piquadro hanno incassato una diminuzione di circa il 25,1%.
In controtendenza il canale e-commerce, che nei sei mesi è salito del 23,5% rispetto all’analogo periodo di riferimento.
Scenario simile per The Bridge, che si è lasciato alle spalle un semestre a quota 8,3 milioni di euro, in diminuzione del 41,8% rispetto all’analogo esercizio 2019 e un second quarter in flessione di circa il 20,7%. Anche in questo caso il canale e-commerce è andato controcorrente, con un'evoluzione sensibile del 51,4% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Schema analogo per la Maison Lancel: tra gennaio e giugno il brand ha messo a segno un turnover di 17,8 milioni di euro (-29,3%), mentre nel secondo trimestre il fatturato è sceso di circa il 5%. Le vendite online, invece, sono balzate addirittura del 95,2%.
Alla voce mercati, il fatturato italiano del Gruppo Piquadro è stato di 24,4 milioni di euro, pari al 50,2% delle vendite consolidate (52,5% delle vendite consolidate al 30 settembre 2019), con una contrazione del 40,3% in confronto con lo stesso periodo dell’esercizio 2019/2020.
In Europa lo specialista della pelletteria ha totalizzato un giro d'affari di 22,4 milioni di euro, pari al 46,2% delle vendite consolidate (erano il 44,9% al 30 settembre 2019), -35,8%.
Nel resto del mondo l'azienda ha chiuso il semestre con un fatturato di 1,7 milioni di euro, pari al 3,6% delle vendite consolidate (lo scorso anno la percentuale era del 2,7% delle vendite) con una riduzione del 15,2% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.
«L’impatto del Covid ha imposto una veloce ottimizzazione dei processi, peraltro già in atto, per ridurre i capex e digitalizzare attività e relazioni con il consumatore - ha commentato Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Piquadro -. L’area relativa al “travel and business” è stata evidentemente più impattata dal calo della domanda, ma riteniamo che il trend di lungo periodo rimarrà positivo. Siamo molto soddisfatti delle performance della Maison Lancel, anche in virtù delle recenti aperture di punti vendita sul mercato asiatico e delle relative performance, oltreché dalla crescita dell’online».
«L’incertezza sullo sviluppo della pandemia - ha proseguito - non ci consente di fare previsioni attendibili, anche se è stato fatto un importante lavoro nella riduzione degli opex e nel preservare la cassa e la posizione finanziaria netta (al netto degli effetti dell’applicazione degli Ifrs 16), che a fine periodo rimane positiva».