Lo specialista dello streetwear Slam Jam si lancia in una nuova avventura con una propria etichetta, battezzata (Un) corporate Uniforms. Si parte con una capsule di tre pezzi che debutta il 22 dicembre, e che sarà venduta esclusivamente online e negli store di Milano e Ferrara in capo alla realtà emiliana. Un progetto che si arricchirà di nuovi drop nel corso dell’anno.
Fondata nel 1989 da Luca Benini come distributore di brand streetwear e divenuta famosa per avere portato in Europa label come Carhartt Wip, Stüssy e Alyx, Slam Jam è divenuta nel tempo piattaforma globale retail. Ora è il momento di mettersi in gioco con una nuova sfida.
Il brand è incentrato sul concetto di divisa, come mezzo per dimostrare di appartenere a un preciso movimento culturale. Esordisce, come si diceva, con tre capi unisex (giacca a vento, overshirt e pantaloni) disponibili nella varianti nera e kaki, caratterizzati dalla presenza di dettagli utility, con toppe in velcro ed etichette gommate. Proposte in vendita tra i 150 ei 300 euro.
La collezione è sviluppata nella sede di Ferrara di Slam Jam con la collaborazione della società di consulenza creativa parigina Ill-Studio, che si è focalizzata sullo sviluppo dell’identità della label.
Il logo è una "A" maiuscola capovolta, inserita in un cerchio tratteggiato, che evoca un messaggio inclusivo, dal momento che si ispira al simbolo matematico traducibile con la locuzione "per tutti". L’obiettivo di Slam Jam è ampliare la gamma di proposte, coinvolgendo collaboratori e partner a bordo.
Oggi Slam Jam distribuisce quasi 30 etichette - da Carhartt a WIP, Alpha Industries a Stüssy, Converse e Telfar - e Benini è considerato uno dei guru dello streetwear, oltre che la mente dietro alcune delle collaborazioni di successo del settore, come quelle tra Napapijri e Martine Rose, Oakley e Samuel Ross.