IL FATTURATO è SCESO DEL 18%

H&M: utile in picchiata nel 2020, ma l’online (+38%) traina la ripresa

H&M tira le fila di quest’annus horribilis, segnato dal Covid e da un continuo “stop and go” a causa dei lockdown in tutto il mondo.

Il colosso svedese ha registrato un fatturato pari a 187 miliardi di corone svedesi (circa 18,5 miliardi di euro), in flessione del 18% sul 2019 in valuta locale. Crollati gli utili, scesi quasi del 90% (da 17,4 miliardi a poco più di 2 miliardi) a causa degli effetti della pandemia.

Migliore delle attese del consensus Refinitiv (3,07 miliardi), invece, i profitti del quarto trimestre, in calo da 5,4 a 3,67 miliardi.

«Le nostre misure per mitigare gli effetti negativi delle restrizioni e delle chiusure in corso continuano. Anche se la situazione al momento è molto difficile, il gruppo H&M sta tenendo duro», ha commentato il numero uno del gruppo Helena Helmersson nella relazione finanziaria annuale, evidenziando in particolare il fatto che la società ha chiuso comunque in utile e con una solida posizione finanziaria.

Nonostante l’inasprirsi dell’ondata pandemica H&M non ha inasprito il suo piano di chiusura dei negozi per il 2021, che prevede ancora 350 chiusure,"principalmente nei suoi mercati consolidati", controbilanciate da 100 nuovi opening.

«Le vendite sono state significativamente influenzate dalla pandemia, specialmente nel secondo trimestre», durante il quale fino all'80% dei negozi del gruppo svedese sono stati chiusi intutto il mondo.

Il gruppo ha sofferto di più in Francia (-28% nelle vendite) e in Italia (-24%), tra i Paesi che sono stati pesantemente colpiti dal lockdown, così come negli Stati Uniti (-17%) e nel Regno Unito (-16%).

Più resilienti (-3%) Germania e Cina, rispettivamente il più grande e il quarto mercato del big svedese.

Ad attutire il colpo inferto dal Covid  è stato il canale e-commerce, che attualmente rappresenta quasi il 28% dei ricavi totali e nel 2020 ha messo a segno un +38%.

A cura della redazione
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