Il fatturato 2021 supera i 100 milioni

Pattern completa la prima fase di crescita e si allea con Dyloan Bond Factory

Pattern completa la prima fase di crescita, con l’obiettivo annunciato nel 2019 alla quotazione in Borsa: creare «il primo polo italiano della progettazione del lusso».

La società ha infatti stretto una partnership con Dyloan Bond Factory, azienda abruzzese con sede tra Chieti e Pescara, leader nelle tecnologie innovative e R&D, nonché polo di produzione avanzato, grazie anche alle recenti acquisizioni di Orlando Confezioni e del ramo d’azienda di T-Shock.

Un’operazione che permette al gruppo torinese di verticalizzare l’attività di ricerca ed applicazioni tecnologiche e di produzione. 

«Con l’esperienza di Anna Maria e Loreto Di Rienzo, fondatori di Dyloan, e del loro team, oggi siamo in grado di internalizzare le migliori tecnologie innovative e di R&D applicate al lusso grazie a D-house a Milano, e di procedere verso la verticalizzazione in Abruzzo dell’attività sulle lavorazioni ad alto contenuto tecnologico con Bond Factory e di produzione outerwear con Orlando Confezioni. Un’ unione perfetta. Quello che oggi è il Gruppo Pattern nasce da un’idea di alcuni anni fa e oggi è finalmente realizzato.  Ora ci attende la crescita umana e industriale di ognuno dei nostri poli italiani», è il commento del ceo Luca Sburlati insieme a Franco Martorella e Fulvio Botto, fondatori e azionisti di maggioranza (nella foto).

Si amplia dunque il perimetro di una holding che oggi, proformando per l’intero anno i fatturati 2021 di tutte le aziende in portafoglio (a eccezione di Rgb, che ha iniziato l’attività a luglio 2021), supera i 100 milioni di euro di fatturato, conta 12 sedi in sette regioni e circa 800 persone.

Prossimo step, lo sviluppo industriale delle diverse aziende in portafoglio: «Due sono i punti che ci distinguono nettamente rispetto ad altri attori che sul mercato si stanno muovendo per aggregazioni - puntualizza Sburlati -. il primo è che abbiamo scelto di unire aziende d’eccellenza sul territorio italiano che avessero un focus principale nello sviluppo prodotto, nella parte di progettazione e modellistica quindi e non esclusivamente sulla fase di produzione. Il nostro core è la progettazione e lo rimarrà. Il secondo è che il nostro è un progetto industriale che investe esclusivamente sulla forza delle nostre aziende, tutte italiane, e non un progetto finanziario. Il futuro ci vedrà quindi impegnati nel consolidamento dei poli che abbiamo creato in questi anni, un consolidamento sia dal punto di vista del business che umano».

«Fondamentale - aggiunge - sarà il rapporto col territorio. Si tratta di aziende tutte fortemente legate al loro territorio e che adesso, all’interno di un gruppo forte che crea sinergie, potranno investire ulteriormente sia sulla forza lavoro che su elementi strategici. In primis la sostenibilità, che è un valore comune a tutto il gruppo, e che significa investire sulla responsabilità sociale e ambientale per tutelare proprio il nostro Paese».

Pattern nasce nel 2000 grazie all’intuizione imprenditoriale di due modellisti (Fulvio Botto e Franco Martorella) che decidono di supportare i grandi brand del lusso internazionale gestendo per loro la fase di progettazione e modellistica. Da allora l’azienda cresce esponenzialmente: nel 2017 viene acquisita Roscini Atelier, specialista sulle linee donna, e nel 2019, a seguito della quotazione in Borsa Italiana, il maglificio emiliano S.M.T. (Società Manifattura Tessile), specializzato nella maglieria di lusso. Nel 2021 si inserisce Idee Partners, azienda toscana leader nello sviluppo prodotto della pelletteria di lusso, che a sua volta include Petri & Lombardi, storica pelletteria di Firenze.

Il 2022 si conferma un anno di forte crescita: prima si aggiunge Zanni di Reggio Emilia, punto di riferimento nella lavorazione Wholegarment (senza cuciture) della maglieria, successivamente Rgb, specialista toscano nella produzione e lavorazione di accessori in pelle.

Oggi l’alleanza con Dyloan porta all’integrazione della fase di R&D e produzione all’interno del gruppo, che sarà quindi presente sulle principali categorie merceologiche (linee uomo e donna, abbigliamento e accessori, tessuto fermo, maglieria e pelletteria), partendo dalla fase di ricerca e progettazione fino alla produzione. Una partnership considerata strategica dal gruppo, in quanto Dyloan negli anni ha internalizzato le migliori tecnologie innovative e di R&D applicate al lusso, grazie anche alla creazione e allo sviluppo a Milano del laboratorio creativo e di ricerca D-House.

L’accordo di investimento prevede l’acquisto del 70% del capitale sociale di D-Holding, che detiene il 100% delle partecipazioni di Bond Factory (Dyloan). Il prezzo concordato provvisorio per la partecipazione, pari a circa 6,96 milioni di euro, è determinato in base al valore dell’azienda corretto da una posizione finanziaria netta stimata pari a circa 1,04 milioni.

Intanto prosegue l’impegno green: dal 2013 l’azienda è certificata SA8000/Social Accountability e dal 2019 ha ottenuto un rating Esg. Si è inoltre ufficialmente impegnata nel proprio piano quinquennale From Red to Green Carpet al raggiungimento, entro il 2023, della neutralità carbonica per le sedi di Pattern Torino e Atelier Roscini in Umbria, che si traduce nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni di carbonio e l’assorbimento dello stesso dall’atmosfera.

Grazie agli impianti geotermici e fotovoltaici attivi dal 2020, la sede torinese ha già azzerato le proprie emissioni a livello energetico, mentre il gruppo mira nel 2023 ad approvvigionarsi totalmente da fonti di energia rinnovabile.

Oltre alla responsabilità sociale, alla base della strategia di crescita di Pattern ci sono l’innovazione e la ricerca. In particolare, due sono i progetti che hanno cambiato il business model dell’azienda negli ultimi anni: la prototipazione virtuale 3D e il Magazzino 4.0, inaugurato nel 2020.

Da un lato oggi il gruppo è in grado di realizzare prototipi 3D per ogni tipologia di capo, simulando qualsiasi tipo di tessuto e maglia. Dall’altro, è stato messo in opera un magazzino d’avanguardia totalmente digitalizzato dove, attraverso la tecnologia Rfid, ogni singolo capo e i suoi spostamenti sono univocamente identificabili e dunque tracciabili. 

Un impegno per l’innovazione che punta a creare opportunità per la sostenibilità, visto che il prototipo digitale 3D consente di ridurre il numero di capi fisici prodotti e il Magazzino 4.0 permette di ridurre le proprie emissioni.

a.t.
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