Il gruppo francese non acquisterà sul mercato azioni del brand Usa

Lvmh non vuole rinegoziare l'offerta per Tiffany

Lvmh non intende acquistare azioni Tiffany sul mercato. Una posizione chiara, che mette a tacere le speculazioni su una possibile rinegoziazione della sua offerta per il brand di gioielli, dopo le indiscrezioni circolate ieri che mettevano in dubbio il piano di acquisizione.

Il gruppo francese del lusso aveva raggiunto un accordo a novembre per l'acquisto di Tiffany per circa 14,7 miliardi di dollari, per quella che era stata definita la più grande acquisizione della sua storia

Nell'ambito di questa offerta, il gruppo guidato da Bernard Arnault prevedeva di pagare 135 dollari per azione in contanti.

Tuttavia, anche a causa dell'impatto della pandemia di coronavirus, il prezzo delle azioni Tiffany è sceso a meno di 115 dollari. Ciò ha alimentato le speculazioni su una possibile rinegoziazione dell'offerta pubblica di acquisto di Tiffany.

Ad alimentare il rumors di un possibile blocco dell'operazione la notizia, annunciata da wwd.com, di un cda straordinario, che secondo il quotidiano Usa era stato indetto proprio con l'intento di valutare il deal.  

Il gruppo ha confermato lo svolgimento del cda di LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton, riunitosi mercoledì, che si è concentrato in particolare sull'evoluzione della pandemia e sul suo potenziale impatto sui risultati e sul futuro della società Tiffany, con riferimento all'accordo di acquisizione tra i due gruppi.

«Alla luce delle voci che circolano sul mercato, LVMH conferma, in questa occasione, che non intende prendere in considerazione l'acquisto di azioni Tiffany sul mercato», ha dichiarato la società leader mondiale nel settore dei beni di lusso.

Già nel marzo scorso aveva ricordato che, in conformità agli accordi conclusi con Tiffany nel novembre 2019, era vincolata dall'impegno di non compare azioni Tiffany.

an.bi.
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