Soddisfazione dei vertici di Lanvin Group per i risultati preliminari sul 2022, all’insegna di un aumento del 38% dei ricavi, oltre i 425 milioni di euro, in tutte le aree geografiche: se l’Emea progredisce del 44%, realizzando un fatturato di 214 milioni di euro, il Nord America, a quota 145 milioni, si difende bene con un +36% e anche la Cina dimostra di reggere egregiamente l’onda d’urto del Covid, archiviando il periodo con un +13%, pari a 48 milioni.
Tra i brand ottima la performance della griffe ammiraglia Lanvin (+67%, a quota 121,3 milioni, con un balzo del +145% nel wholesale), ma ancora meglio fa Sergio Rossi, acquisito nel 2021 quando la società si chiamava Fosun Fashion Group, che mette a segno un +116%.
Caruso avanza del 25%, St. John del 17% e Wolford, campione di vendite con 126,5 milioni di euro, del 16%.
Tra i driver di crescita della società, che si è quotata al Nyse lo scorso dicembre, una rifocalizzazione delle strategie legate ai marchi, da un lato con l’introduzione di capsule e nuove linee di prodotto e, dall’altro, con la valorizzazione dei core business. Un ruolo chiave, a livello di categorie merceologiche, è stato giocato dagli accessori soprattutto per quanto riguarda Lanvin: le sue sneaker (sotto, da Instagram) sono state particolarmente apprezzate dai giovani.