Il primo esercizio fiscale dopo la fusione

EssilorLuxottica: 16 miliardi di ricavi e 1,87 miliardi di utili per il big dell'eyewear

Nello scorso esercizio fiscale, il primo dopo la fusione, il gruppo EssilorLuxottica ha registrato un utile netto adjusted di 1,87 miliardi, con ricavi a quota 16,1 miliardi, in progress del 3,2% a cambi costanti e a -1,2% a cambi variabili. Il cda, che ha proposto la distribuzione di un dividendo di 2,04 euro per azione, prevede una crescita tra il 3,5% e il 5% per il 2019.

 

L'utile operativo pro forma adjusted si è attestato sui 2,572 miliardi (+1,2% a cambi costanti), con un margine operativo stabile al 15,9%.

 

«Il contributo di Luxottica è significativo: le vendite nette, la redditività e il free cash flow mostrano una crescita positiva, escludendo l'effetto cambio», ha commentato Leonardo Del Vecchio, il presidente esecutivo di EssilorLuxottica, secondo il quale l’eredità di Luxottica «continuerà a crescere negli anni a venire. Una volta che saremo completamente integrati con Essilor e le nostre sinergie saranno a regime, definiremo un rivoluzionario modello per i clienti e per i partner».

 

Per quanto riguarda Essilor nello specifico, il fatturato ha totalizzato 7.459 milioni di euro, in progress del 4,6% rispetto all'anno precedente su base omogenea, considerando anche la progressione del 5,7% del quarto trimestre. Un risultato che è andato al di sopra delle aspettative di conseguire una crescita omogenea del 4% circa.

 

Per quanto riguarda Luxottica, i ricavi consolidati hanno raggiunto gli 8,9 miliardi di euro (+1,5% a cambi costanti e -2,8% a cambi correnti), con un'accelerazione delle vendite nella seconda parte dell'anno, come sottolinea una nota dell'azienda. L'utile netto è calato del 2% a 951 milioni su base adjusted, ma tenendo presenti i cambi costanti sarebbe salito del 6,7% superando il miliardo di euro.

c.me.
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