Il quarter delude gli investitori

Guess: il nuovo ceo Carlos Alberini annuncia un piano di crescita per il brand

Giunto al timone di Guess lo scorso gennaio al posto di Victor Herrero, Carlos Alberini esce allo scoperto per la prima volta e annuncia le strategie per il rilancio del brand, dopo i risultati del quarto trimestre, che hanno deluso le aspettative del mercato.

Poco prima delle 17 italiane le azioni Guess accusano un calo del 14% alla Borsa di New York, al prezzo di 18,95 dollari per azione.

Nell'ultimo quarter gli utili netti della società hatto raggiunto quota 23,2 milioni di dollari o 28 centesimi per azione, con una crescita di un centesimo rispetto all'anno precedente. L'utile adjusted per azione ha totalizzato i 70 centesimi per azione, al di sotto dei 75 centesimi stimati dagli analisti. Supera invece le aspettative il fatturato, a quota 837,1 milioni di dollari invece dei previsti 831 milioni.

Nell'intero esercizio il fatturato di Guess è cresciuto del 10% a 2,61 miliardi di dollari e l'utile per azione (calcolato non secondo la metodologia Gaap) è aumentato del 40% a 0,98 dollari per azione, ma sotto gli 1,03 dollari previsti dagli analisti di Wall Street.

In questo scenario in chiaroscuro, Carlos Alberini si è dichiarato ottimista circa la possibilità di un ritorno alla crescita del margine operativo, risultato di azioni di sviluppo mirate a diverse aree del business.

«Voglio applicare alcuni principi chiave, compreso un approccio disciplinato agli investimenti e alla gestione del capitale circolante, uno sviluppo attento del prodotto e della distribuzione, lancio di inziative globali per supportare il nostro business globale in maniera efficace», ha dichiarato il manager, che dal 2000 al 2010 è stato presidente e chief operating officer di Guess, per poi proseguire il suo percorso di manager da Restoration Hardware (come co-ceo) e successivamente da Lucky Brand, con il ruolo di chairman e ceo.

Lo scorso gennaio Guess ha sorpreso il mercato con la nomina di Alberini al posto di Victor Herrero, a cui è stata pagata una liquidazione di 5 milioni di dollari.

Al momento del passaggio delle consegne tra i due manager, l'azienda ha anche annunciato che Paul Marciano avrebbe mantenuto il ruolo di direttore creativo, nonostante fosse al centro di uno scandalo per molestie sessuali.

Una decisa inversione di rotta rispetto all'estate precedente, quando Marciano aveva dichiarato di essersi volontariamente dimesso dal ruolo di executive chairman e aveva iniziato a passare i suoi incarichi di chief creative officer a Herrero, in vista di un uscita entro il 30 gennaio, con l'idea di rimanere nel board.

c.me.
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