È ancora presto per sentir parlare apertamente di strategia e business plan ma Maela Mandelli, nuovo amministratore delegato di Trussardi, pur essendo in carica da poche settimane, ha già molte idee e tanti progetti da portare avanti per rilanciare la maison del Levriero, da febbraio controllata al 60% dal fondo QuattroR.
Idee e visioni che la manager con un passato in Nike, Diesel e Pvh ha in parte condiviso con la stampa durante un incontro di presentazione che si è svolto oggi, 6 novembre, a Palazzo Trussardi in piazza della Scala.
«Dobbiamo tornare a essere un designer brand - ha spiegato - e cercare di interpretare l'heritage in maniera fresca, puntando su un consumatore 30enne, che vogliamo far appassionare, più che al nostro prêt-à-porter, a quel prêt-à-vivre che il fondatore Nicola Trussardi aveva immaginato negli anni Ottanta e Novanta e che riteniamo ancora incredibilmente attuale. Perché oggi l'esperienza conta più del prodotto ».
Il nuovo corso della maison sarà pronto con la collezione SS2021, ma anche le collezioni dedicate all'autunno-inverno 2021 porteranno con sé la nuova cifra stilistica della casa di moda, che sembra non volersi affidare a un direttore creativo, preferendo piuttosto collaborare con talenti sempre diversi per stile e provenienza.
«L'idea - prosegue il ceo - è quella di amplificare quanto già accaduto negli ultimi tempi con il progetto Archive+Now, che ha fatto rileggere il nostro archivio a professionisti sempre diversi (tra cui Camilla e Giulia Venturini e Giorgio Di Salvo, ndr). Per questo stiamo facendo scouting, in modo da dare vita a una squadra di beautiful mind, con cui lavorare a diversi progetti».
Dietro alla filosofia delle beautiful mind, per Mandelli c'è un concetto di «inclusive luxury», filo conduttore dell'intero progetto di rilancio del marchio Trussardi, che partirà dai mercati italiano ed europeo, per poi passare ad Asia e Stati Uniti.