Sembra destinata a rinsaldarsi la liaison tra Richemont, attiva nell'ecommerce con le piattaforme Ynap e Watchfinder, e Farfetch, dopo gli accordi dello scorso anno tra il gruppo svizzero, Alibaba e la finanziaria Artemis della famiglia Pinault, che hanno investito 1,15 miliardi di dollari nella piattaforma e-commerce di José Neves e nella sua filiale Farfetch China, dando vita alla joint venture Lnr-Luxury new retail.
Nei giorni scorsi si era parlato della possibile vendita di Ynap a Farfetch, ma era anche emerso che l'opzione dell'acquisizione del 100% non era contemplata da Neves. Secondo quanto riferito da Richemont, le trattative sarebbero andate avanti su nuove basi, con l'ipotesi della «creazione di una piattaforma basata sulle più recenti tecnologie di retail omnichannel, per sostenere la digitalizzazione dell’industria del lusso».
L'idea sarebbe stata accarezzata da tempo dal proprietario e fondatore di Richemont, Johann Rupert (nella foto), anche se inizialmente pochi dei suoi concorrenti del settore hanno risposto alla chiamata.
Le trattative prevedono che Farfetch investa direttamente in Ynap come azionista di minoranza, invitando altri investitori a partecipare, che Ynap usi la Platform Solution di Farfetch per accelerare la transizione verso un business model ibrido, che i brand di Richemont facciano leva sulle tecnologia di Farfetch per accelerare le vendite online e che questi ultimi accedano al marketplace di Farfetch.
«Altri operatori del settore e investitori hanno già manifestato il loro interesse nell'investire in Ynap insieme a Richemont e Farfetch. L'obiettivo finale è che Ynap sia una piattaforma neutrale, senza azionisti di controllo», ha annunciato Richemont.
Da quanto ha riferito ancora Richemont, le trattative con Farfetch proseguono, anche se non c'è alcuna certezza che il deal vada in porto, né per quanto riguarda i tempi o i termini di qualsiasi transazione, che sarebbe soggetta al ricevimento di autorizzazioni da parte delle autorità antitrust competenti».
La notizia sta avendo ripercussioni positive in Borsa per Richemont e Farfetch. Poco dopo le 16 italiane il titolo del gruppo elvetico sale del 10% alla Borsa di Zurigo, mentre a New York il marketplace londinese registra un +16%.
Il gruppo svizzero, cui fanno capo marchi come Cartier, Van Cleef & Arpels, IWC, Panerai e Chloè ha annunciato risultati in forte crescita nel primo semestre del fiscal year, chiuso lo scorso 30 settembre, con il giro di affari salito del 63% a 8,91 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno e del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019. E con le Americhe cresciute triple-digit.
L'utile è schizzato a 1,25 miliardi di euro - otto volte rispetto al 2020 - e il 44% rispetto al 2019.
Bests performer sono stati i gioielli, con una progressione del turnover del 67% a 5,10 miliardi di euro nel periodo. La divisione orologi, che Richemont aveva ristrutturato pre-Covid, è cresciuta del 74% a 1,68 miliardi di euro, con vendite dirette ai clienti vicine al 50%.