In aprile esplosione di ore autorizzate

Smi: «Dati allarmanti sulla cassa integrazione della moda»

La situazione di criticità che colpisce il tessile-moda italiano è evidenziata anche dai dati diffusi dall'Inps sulle domande di cassa integrazione delle imprese del settore. Nei dati rielaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Smi-Sistema Moda Italia, che si riferiscono al periodo gennaio-aprile 2020, le ore complessivamente autorizzate (Cigo, Cigs e deroga) risultano pari a 50.697.134: più che triplicate rispetto all'ammontare di tutto il 2019 (15.176.449). Nel solo mese di aprile le ore autorizzate totali sono state 47.024.611.

Ad aumentare maggiormente è la cassa integrazione ordinaria, passata da 9.474.391 ore del 2019 a 48.790.881 nei primi quattro mesi di quest'anno. Salgono, ma in modo meno accentuato, le ore in deroga mentre scendono quelle di cassa integrazione straordinaria.

L'incidenza dell'abbigliamento risulta pari al 54,8% del totale, contro il 45,2% del tessile. Con il 65,6% del totale tessile-moda, le autorizzazioni interessano soprattutto la manodopera operaia dove il 35,5% delle ore sono state autorizzate per gli operai a monte della filiera e il 30,1% per quelli dell'abbigliamento. A livello di impiegati, il 15,1% riguarda il settore tessile e il restante 19,3% l'abbigliamento.

«Il ricorso massiccio alla cassa integrazione – sottolinea il Presidente Smi, Marino Vago, esplicita in modo concreto come gli imprenditori del tessile-abbigliamento vogliano mantenere vive e attive le proprie imprese e preservare i posti di lavoro, nonostante le difficoltà causate dalla situazione di fermo produttivo e di caduta degli ordinativi. Gli imprenditori italiani sono abituati ad assumersi rischi importanti, ma sono peraltro consapevoli di essere attori determinanti nell'economia del Paese e indispensabili al mantenimento del suo tessuto sociale».

«La nostra filiera - prosegue - unica al mondo, è delicatissima e fatta soprattutto di Pmi, che stanno facendo di tutto per conservare la propria attività e identità peculiare. Auspico quindi una maggiore collaborazione sinergica tra le varie parti, per mantenere un sano equilibrio di ruoli e di risultati. Il Governo deve essere un indispensabile partner di sostegno per tutti noi, riconoscendo l’importante ruolo economico del nostro settore».

e.f.
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