Corneliani ha chiesto al Tribunale di poter differire di 90 giorni - il massimo consentito dalla legge - il deposito del concordato, che passerebbe da concordato in bianco a concordato di continuità.
La decisione dei magistrati, che non dovrebbe tardare, tiene sulle spine tanto l’azienda di proprietà del fondo Investcorp, quanto i lavoratori (circa 500 solo nello stabilimento mantovano), ma anche del Ministero dell’industria, che ha firmato la propria disponibilità a entrare in società con una dote di 10 milioni, oltre ovviamente a Boglione.
Attualmente il temuto fermo produttivo non c'è stato e la Corneliani si trova impegnata a pieno ritmo per le consegne degli ordini sulla stagione primavera-estate, prima di procedere alla produzione dell'autunno inverno.