I titoli del lusso sono colpiti dalle vendite mentre cresce l’allarme sul misterioso virus sviluppatosi in Cina.
Questa mattina a Milano Cucinelli accusa una flessione del 3,48% rispetto alla chiusura di ieri e Ferragamo segna un -3,14%. Moncler perde il 2,15% e Tod’s l’1,5%.
Alla Borsa di Parigi Kering registra un calo del 3,6%, mentre Lvmh ed Hermès perdono entrambi il 2,6%. A Zurigo le azioni Richemont accusano un -3,7% mentre a Londra Burberry segna un -3,75%.
Prada ha chiuso la seduta a Hong Kong con le azioni in ribasso dell’1,98%.
Fa eccezione Hugo Boss che alla Borsa di Francoforte sale del 4,5%, dopo avere pubblicato i risultati trimestrali che evidenziano un aumento dei ricavi del 5%.
Stando ai dati più recenti riferiti dalle autorità cinesi il virus sviluppatosi a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, avrebbe provocato quattro vittime e contagiato oltre 290 persone. Inoltre risultano casi di contagio in Thailandia, Giappone, Corea del Sud mentre in Australia un uomo di ritorno da un viaggio a Wuhan è stato messo in isolamento.
Come fanno notare gli analisti di Equita, l’epidemia cade a ridosso del Capodanno Cinese, che per i cinesi è un’occasione per dedicarsi al turismo e allo shopping. L'esposizione del lusso quotato è stimata tra il 33% e il 35% del fatturato totale. Fanno eccezione Brunello Cucinelli (12% nelle stime di Equita) e Burberry (40% circa). Va ricordato però che il comparto tratta a circa 24 volte il rapporto prezzo/utili 2021, con un premio di circa l’80% rispetto all’indice Stoxx 600.
Oltre al fattore virus, la seduta odierna risente della bocciatura di Hong Kong da parte di Moody’s: l’agenzia ha tagliato il rating da “Aa2” ad “Aa3”, criticando il governo sulla gestione delle proteste iniziate nel marzo 2019. Moody’s ritiene “particolarmente lenta, incerta e inconcludente” la risposta del governo ai manifestanti pro-democrazia. Si tratta del secondo declassamento per l'ex-colonia britannica dopo quello di Fitch dello scorso settembre.