In Borsa

Ipo Monnalisa: si stima una raccolta di 20 milioni

Monnalisa, che nelle stime del management dovrebbe debuttare in Borsa a metà luglio, punta a raccogliere fino a 20 milioni di euro. 

Come ha anticipato a Reuters il ceo Christian Simoni, 17 milioni dovrebbero arrivare attraverso l'aumento di capitale e altri 3 milioni con la vendita di quote. L'opzione greenshoe potrebbe raggiungere i 3 milioni.

Il controllo dell'azienda aretina dell'abbigliamento bimbo resterà in mano alla famiglia Iacomoni che oggi ha in mano la totalità delle quote.

I 17 milioni attesi, la stessa cifra che l'azienda ha investito negli ultimi due anni autofinanziandosi, saranno destinati allo sviluppo industriale. «Le risorse - ha detto Simoni - serviranno per accelerare lo sviluppo su alcuni mercati esteri, per rafforzare l'e-commerce e per migliorare parte del magazzino».

L'espansione estera si concentrerà in primis su Taiwan, Giappone e Corea del Sud ma c'è anche l'intenzione di incrementare la presenza in Cina, Hong Kong, Russia, Usa ed Europa. 

Gli altri 3 milioni permetteranno di ammodernare il magazzino e ulteriori risorse saranno impiegate nello sviluppo di una nuova piattaforma per la gestione delle relazioni con il cliente, il rafforzamento dell'integrazione fra offline e online e lo sviluppo di soluzioni per l'e-commerce in Cina, Corea e Giappone.

L'Ipo, in base a quanto affermato da Simoni, ha subito un lieve slittamento a causa delle turbolenze del mercato legate alle incertezze relative alla formazione del governo.

Nel processo di listing il global coordinator è CFO Sim e l'advisor finanziario è KT&Partners (nella foto, il party organizzato da Monnalisa a Firenze durante Pitti Bimbo, nel Giardino Torrigiani aperto eccezionalmente per l'occasione).

e.f.
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