Una chiusura d’anno che conferma il trend in ripresa per Kering. Il colosso francese ha archiviato l’esercizio 2020 con un fatturato consolidato di 13,1 miliardi di euro, (-17,5% a tassi correnti e -16,4% su base comparabile). Il calo si riduce sensibilmente nell'ultimo quarter, che flette single digit dell’8% a tassi correnti e del 4,8% su base comparabile. Sui risultati del gruppo incide l’andamento di Gucci (-22,7% nel fiscal year). In crescita Bottega Veneta.
Nei 12 mesi l’utile netto del gruppo gruppo è sceso del 6,9% a 2,15 miliardi di euro ma sopra le aspettative degli analisti di 1,74 miliardi di euro, mentre il suo margine operativo si è attestato al 23,9%, rispetto al 30,1% nell'anno fiscale 2019.
Il risultato operativo corrente (ebit) è stato pari a 3,1 miliardi (-34,4% sul 2019) per un incidenza sulle vendite del 23,9%.
Nell’arco dell'esercizio le vendite generate dal retail network (1.433 negozi a gestione diretta a fine dicembre 2020) sono calate del 15,9% su base annua a causa della chiusura dei negozi e dello stop al turismo, con un netto rimbalzo nel secondo semestre guidato da Nord America e Asia Pacifico.
In marcata evoluzione l’online, che nel fiscal year ha messo a segno un +67,5%, a coprire il 13% del totale del giro di affari generato dal network retail.
Flette il canale wholesale, con una perdita del 17,4% su base comparabile.
Tra le fashion house Gucci è quella in maggiore difficoltà, con un calo del fatturato del 22,7% su base corrente e del 21,5% su base comparabile, per un totale di 7,4 miliardi di euro. Uno svantaggio recuperato nell’ultimo quarter, con rispettivamente il -13,5% e il -10,3% del turnover, anche se nel periodo la label è l’unica in negativo su base comparabile tra i brand di punta del gruppo.
Nel fiscal year Yves Saint Laurent ha ceduto rispettivamente il 14,9% e il 13,8% con un giro di affari di 1,7 miliardi di euro e nell’ultimo quarter ha ripreso nettamente quota, con una discesa del 3% su base reported ma con una leggera crescita (-0,5%) su base comparabile.
Molto meglio è andata per Bottega Veneta, che è riuscita a chiudere l'annus horribilis della pandemia con una progressione del 3,7% a tassi correnti e del 4,8% su base comparabile, per un totale di 1,2 miliardi di euro e con una crescita ancora più significativa nell’ultimo quarter (+12,1% e +15,7%).
Gli altri marchi del gruppo flettono single digit (-10,1% e -9,4%) a quota 2,28 miliardi di euro, ma nel terzo trimestre recuperano terreno portandosi a quota -1% e +1,7%. La crescita in particolare è stata trainata da Balenciaga e Alexander McQueen, che hanno registrato risultati superiori al 2019.
«In un anno di sconvolgimenti, Kering ha mostrato una significativa resilienza e notevole agilità - è il commento del ceo François-Henri Pinault-. Usciamo dalla crisi più forti e pronti a cavalcare la ripresa. Investiamo su tutti i marchi per trarre il massimo dal loro potenziale e per riprendere il nostro cammino di crescita».