In luglio -17% l’export di orologi svizzeri

Kering: Girard-Perregaux e Ulysse Nardin tagliano 100 posti

Momento critico per l’orologeria svizzera. I marchi del gruppo Kering, Ulysse Nardin e Girard-Perregaux, hanno licenziato circa un quarto dello staff. 

Dall’agosto del 2018 alla guida dei due brand dell’alta orologeria c’è Patrick Pruniaux, già direttore generale di Ulysse Nardin, cui è stato affidato il compito di accelerare l’internazionalizzazione delle due maison. Come riporta Reuters, a suo parere la ricaduta economica del Covid-19 avrà un effetto a catena sull'industria per diversi anni.

La notizia del ridimensionamento di un centinaio di addetti, degli oltre quattrocento totali, arriva a breve distanza dalla partecipazione di Ulysse Nardin e Girard-Perregaux al nuovo evento di settore, i Geneva Watch Days, dopo la cancellazione di Watches & Wonders e Baselworld, tenutosi a Ginevra tra il 26 e il 29 agosto.

Come riportato dalla Fédération de l'industrie horlogère suisse, in luglio le esportazioni di orologi hanno subito un calo del 17%: si tratta della sesta contrazione consecutiva dopo il +9,4% di gennaio ma in miglioramento dal -35,1% di giugno e -67,9% in maggio. Tra i mercati di riferimento spicca il +59% messo a segno in Cina, che con una quota del 15,3% si conferma il principale buyer. L’altro cliente di riferimento, Hong Kong, ha invece accusato un -42,9% rispetto al luglio 2019. Tutte le categorie di prezzo hanno perso quota ma i ribassi più accentuati hanno preso di mira i modelli meno costosi.

Nella prima metà del 2020 il gruppo Kering ha registrato un -30% dei ricavi globali, dove gioielli e orologi hanno rappresentato il 6% del totale. Il segmento orologi è stato pesantemente impattato da un’acuta contrazione del suo mercato, come si legge nel report semestrale. Questo ha portato ha a svalutazioni in bilancio per 201 milioni di euro. 

e.f.
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