C’è sempre più sostenibilità nel presente e nel futuro della Push di Nola, in Campania, cui fanno capo i brand di womenswear Hanita e AnnaRita N, una licenza quest’ultima acquisita nel 2021.
«Oltre a utilizzare per lo più materiali naturali, anche riciclati, stiamo studiando un progetto di economia circolare – racconta il fondatore e amministratore Carlo Casillo – per riutilizzare i tessuti in magazzino realizzando collezioni in edizione limitata. Un’iniziativa che potrebbe prendere il via con l’estate 2024».
Casillo, intervistato durante la recente fashion week milanese dove sono state presentate le novità SS23 di Hanita, sta cercando proprio nel capoluogo lombardo la location giusta per una showroom, mentre l’azienda è sempre più proiettata all’internazionalizzazione, guadagnando posizioni in Europa e sondando gli Stati Uniti.
«La nostra intenzione – dice – è raddoppiare la quota di export, attualmente intorno al 20%, nel giro di almeno 18 mesi». La distribuzione si articola in oltre 200 multimarca italiani, più una sessantina all’estero, cui si aggiungono due monomarca Hanita a La Reggia Designer Outlet vicino a Caserta e presso il Sicilia Outlet Village ad Agira (Enna): strutture di McArthur Glen, con cui Casillo conta di proseguire la collaborazione, avviando nel prossimo futuro altri tre store.
In dirittura d’arrivo l’e-commerce, dove troveranno spazio anche capsule dedicate specificamente al canale online.
Il 2022 si chiuderà per Push con ricavi intorno ai 10 milioni di euro «e stimo per l’anno prossimo un incremento, spinto anche dalla voglia delle donne di tornare a vestirsi bene», conclude l’imprenditore.
La primavera-estate 2023 di Hanita (nella foto) punta su abiti traforati in maglia con stampe orientali, modelli in jersey fluido e completi in cotone, sul filo conduttore di colori solari ma senza tralasciare il bianco e il nero. La fonte di ispirazione è la Beat Generation, che mescolando forme e stili narrativi differenti si fa paladina della libertà di esprimersi, anche nel vestire.