Salvatore Ferragamo ha archiviato il primo trimestre 2023 con ricavi pari a 278 milioni di euro, in calo del 4% (-6,5% a cambi costanti), mentre gli analisti stimavano la cifra di 280 milioni (fonte:
Refinitiv).
La performance riflette il calo del 2,3% delle vendite retail (-2,4% senza l’effetto cambi), a 191 milioni. Come spiegano dall’azienda fiorentina, la discesa è stata condizionata dal rallentamento del mercato statunitense, a fronte di una performance positiva in Emea e di un trend in progressivo miglioramento in Cina.
Il canale wholesale ha invece accusato una flessione del 13,9% (-16,1% a valute costanti) a 81 milioni, per effetto della pianificata razionalizzazione della rete distributiva soprattutto negli Stati Uniti e della ritardata ripresa del travel retail in Asia Pacifico.
Quest’area ha registrato una riduzione del fatturato totale del 13,6% (-13,0% a tassi di cambio costanti), ma resta la più importante per la società (91 milioni il giro d’affari). Il Nord America, terzo maggiore mercato, ha subito un -19,8% (-23,4% a tassi di cambio costanti). Positivi Emea (+24,7%, +25% a cambi invariati) e l’area Centro e Sud America (+5,4%, ma -5,7% a tassi di cambio costanti).
«Da fine febbraio sono presenti nei nostri negozi i primi prodotti disegnati dal nostro direttore creativo
Maximilian Davis - ha commentato l'a.d.
Marco Gobbetti (nella foto) -. Sebbene la nuova collezione rappresenti una parte ancora limitata dell'offerta, costituisce comunque un importante passo nell'attuazione della nostra strategia, tesa a creare una nuova proposta in sintonia con le aspirazioni dei clienti e siamo soddisfatti dei risultati iniziali».
«La percentuale limitata di nuovi prodotti - ha precisato - non ha potuto generare un impatto significativo sulla performance di vendita e l'effetto delle nuove collezioni non sarà misurabile fino alla parte finale dell'anno».
Gobbetti si è detto soddisfatto della visibilità ottenuta con l’incremento degli investimenti in marketing, visto come volano di crescita insieme alle nuove collezioni. L’azienda del lusso proseguirà inoltre nella razionalizzazione della rete wholesale.
In mattinata le azioni Ferragamo sono trattate poco sopra i 16 euro, in discesa del 5,98%, mentre l’indice Ftse Mib risulta poco sotto la parità. In un anno il titolo del gruppo guidato da Gobbetti ha perso l’1,15%, mentre la performance a sei mesi è +5,97%. In Borsa Ferragamo vale quasi 2,8 miliardi di euro.
e.f.