Nei quattro mesi al 31 dicembre 2021 l’e-tailer britannico Asos ha raggiunto gli 1,39 miliardi di sterline di ricavi (1,67 miliardi di euro circa), in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2020 (+5% a cambi costanti, in linea con le previsioni dell’azienda).
In Regno Unito le vendite sono salite del 13% a 645 milioni di sterline, mentre in Europa sono cresciute del 2% senza l’effetto cambi, a 390 milioni. Negli Usa il fashion e-commerce ha realizzato un +11% e nel resto del mondo un -15%.
Il periodo, come specifica il management, è stato caratterizzato dai continui progressi del ramo di attività Partner Fulfils, partito in novembre con un progetto pilota in Regno Unito con partner come Adidas e Reebok, mentre nel nuovo fiscal year dovrebbe essere esteso all’Europa. Inoltre è iniziato un lancio soft dei brand propri presso gli store fisici Nordstrom e online.
Tuttavia la base di consumatori attivi sta rallentando, come dimostra la crescita dello 0,3% a 26,7 milioni, rispetto al settembre-dicembre 2020.
Il margine lordo del periodo è diminuito di 400 punti base al 43%, soprattutto a causa delle attività per ridurre le scorte della primavera-estate 2021, dei costi di trasporto elevati e dell’uso del trasporto aereo, per aggirare i vincoli della catena di approvvigionamento e massimizzare il picco degli scambi. A tal proposito in Asos si aspettano un miglioramento della situazione nel resto dell'anno, poiché i colli di bottiglia legati ai picchi della catena di approvvigionamento si va attenuando e il profilo delle scorte si normalizza.
Nonostante le incertezze legate allo sviluppo della variante Omicron, il fashion e-commerce ha mantenuto invariate le guidance. La crescita dei ricavi dovrebbe risultare del 10-15% e l’utile ante-imposte rettificato dovrebbe attestarsi fra 110 e 140 milioni di sterline.
In occasione della pubblicazione dei risultati a quattro mesi Asos ha anche reso noto di avere nominato come consigliere indipendente non esecutivo del board, con effetto immediato, Patrick Kennedy, già presidente di Bank of Ireland Group ed ex ceo del bookmaker irlandese Paddy Power. Non sono arrivate indicazioni, invece, in merito alla ricerca di un nuovo ceo, dopo l’uscita di Nick Beighton, lo scorso ottobre.
Inoltre l’e-tailer ha fatto sapere che entro la fine di febbraio ha intenzione di spostarsi dal mercato Aim al mercato principale della Borsa di Londra, dove oggi, in tarda mattinata realizza un rialzo del 10,8% ma in un anno ha dimezzato il proprio valore.
Come annunciato al Capital Markets Day di novembre, Asos punta ad arrivare a 7 miliardi di sterline di ricavi (quasi 8,4 miliardi di euro) nei prossimi tre o quattro anni, ipotizzando un cagr (tasso di crescita annuale composto) del 15-20%. L’ebit margin è previsto almeno del 4%.
La piattaforma britannica di fashion e-commerce presume che questi target siano supportati da fattori chiave come 1 miliardo in più di entrate previsto grazie ai marchi propri, il lancio e l’espansione del progetto Partner Fulfills, che dovrebbe rappresentare il 5% di gross merchandise value-gmv (per arrivare al 25% nel lungo periodo), la crescita continua in Regno Unito e il raddoppio delle quote negli Stati Uniti e nell'Ue.
Nel lungo periodo l’ebit margin complessivo dovrebbe salire all’8%, grazie a una maggiore efficienza nella gestione dei costi, a efficienze di scala nelle attività internazionali e un maggiore contributo da Partner Fulfills, il cui margine è previsto nell'ordine del 15-20%.