Parecchi grattacapi dal mercato cinese per Burberry nel primo trimestre, in cui la griffe si deve accontentare di un +1% di ricavi a store comparabili, con vendite retail pari a 505 milioni di sterline, contro i precedenti 479 milioni (+5% su base reported) nelle 13 settimane chiuse il 2 luglio.
La spina nel fianco in questo inizio anno è stata la Cina Mainland, in discesa del 35% a store comparabili, con l’Asia in ritirata del 16%. «Il periodo - chiarisce un comunicato - è cominciato in salita, visto che il 40% dei nostri canali distributivi, compreso il digital hub, ha dovuto piegarsi ai lockdown».
Dopo i primi due mesi passati praticamente a motore fermo su un mercato chiave per il brand, il terzo ha segnato una svolta, con la riapertura di tutti i punti vendita.
«I cali in Cina - precisa la nota - sono stati in parte controbilanciati dalle forti performance in aree che si stanno riprendendo, come il Giappone e il Sud Asia Pacifico».
Proprio oggi, 15 luglio, wwd.com riporta alcuni dati relativi al Paese di Xi Jinping, che nel secondo trimestre, secondo il National Bureau of Statistics, ha visto il Pil crescere solo dello 0,4%. L'incremento delle vendite retail a maggio è stato del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2021, ma nella prima metà del 2022 si nota un arretramento dello 0,7%, che nel caso specifico di abbigliamento, scarpe e maglieria è addirittura del 6,5%. Da notare che nel secondo trimestre il Pil di Shanghai ha subito un tracollo (-13,7%).
Tornando a Burberry, anche dall’Emeia sono arrivate buone notizie a mitigare le nuvole nere sulla Cina, con un +47% di fatturato dovuto alla ritrovata voglia di shopping sia dei consumatori locali (al di sopra dei livelli pre-pandemici), sia dei turisti da oltreoceano. In difficoltà (-4%) le Americhe.
Trainante, dal punto di vista delle merceologie, il ruolo della pelletteria (+21% al di fuori della Cina Mainland) e dell’abbigliamento esterno, in progress a doppia cifra, grazie anche a best seller come la Lola bag.
Il periodo è stato contraddistinto da investimenti sui social media, che hanno portato a circa 500mila nuovi profili accumulati nel database, e su nuove forme di comunicazione: in quest’ottica sono state avviate una partnership con Roblox e la collaborazione con @Builder_Boy, uno dei più quotati designer di digital fashion, per la messa a punto di una limited edition di borse virtuali che possono essere comprate e indossate esclusivamente sulla piattaforma di gaming.
Risale inoltre al mese scorso il lancio di una collezione Nft all’interno di Blankos Block Party di Mythical Games, accompagnato dalla creazione del resort virtuale The Oasis.
Ma il marchio non ha tralasciato i canali fisici, studiando un nuovo design concept in alcune boutique e assicurando che nel fiscal year 2023 65 negozi oggetto di restyling si aggiungeranno ai 47 dell’anno scorso.
Oltre ad avere avuto un ruolo di rilievo nelle celebrazioni dei 70 anni di regno della Regina Elisabetta e nel Pride, Burberry è recentemente diventato il primo brand nel suo settore a ottenere l’approvazione SBTi per il raggiungimento del target di emissioni zero entro il 2040, in linea con il Global Corporate Net Zero Standard, lanciato nel novembre 2021.
Le previsioni nel medio termine restano invariate, all’insegna di una crescita high-single digit e di un margine del 20%.
«Se un lato della medaglia è l’impatto negativo dei lockdown nella Cina Mainland - commenta il ceo Jonathan Akeroyd - l’altro sono gli esiti positivi in Emeia, l’andamento soddisfacente di pelletteria e abbigliamento fuori dalla Cina e l’incremento del customer engagement. Il quadro macroeconomico è dominato da incertezze nel breve termine, ma siamo fiduciosi in una crescita di cui stiamo gettando le basi».