INVESTIMENTI ANCHE NELL'OMNICHANNEL

Jijil: in vista il raddoppio dell'export e uno store a Milano

Al traguardo dei sette anni di vita, Jijil sta lavorando a progetti ad ampio raggio. Per il marchio di moda donna e bimba, lanciato nel 2012 dal D.G Group di Andria, in Puglia, si profila infatti un raddoppio della percentuale di export, che oggi vale il 20% del fatturato, ma che già a fine 2020, massimo inizio 2021, dovrebbe raggiungere il 40%.

Nel 2018 i ricavi aziendali hanno superato i 16 milioni di euro, con la prospettiva di salire a 18 milioni nel 2019: una crescita che sarà trainata dall'espansione internazionale, oltre che da una presenza forte sul mercato interno.

Dopo aver guadagnato posizioni in Russia, Cina, Giappone, Cipro e Grecia, gli orizzonti si stanno ampliando verso Portogallo, Polonia, Spagna, Benelux, Stati Uniti, cui seguiranno Francia, Svizzera e Germania.

Ma è sull'Italia che si focalizza una delle scommesse più importanti: è fissata per l'anno prossimo l'apertura di un flagship nel centro di Milano, città dove è stata avviata una showroom di 600 metri quadri su due livelli in via Gaetano de Castilla 24, a due passi dal Bosco Verticale e da piazza Gae Aulenti.

Al momento la label può contare, per quanto riguarda il canale retail, su un monomarca ad Andria e su un temporary store a Poltu Quatu in Sardegna, mentre alla voce wholesale si parla di circa 600 negozi multibrand nel nostro Paese (450 dedicati alla donna e 150 alla bimba) e circa 250 oltreconfine.

Punti vendita che verranno coinvolti nello sviluppo di una strategia omnichannel, al via nel 2020, mentre il sito di e-commerce jijil.com è già attivo. 

a.b.
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