investitori italiani acquisiscono il 49%

Mario Dice: «Un nuovo assetto per crescere negli Usa e in Russia»

Si prospetta un 2020 importante per Mario Dice, che dopo anni di collaborazioni con le griffe e i primi 13 anni della maison che porta il suo nome fa un passo avanti, con l’ingresso nella società di un gruppo di investimento interamente italiano, guidato da Luca Stefano Romoli dell'azienda tessile gallaratese Mecatex, che si aggiudica il 49%.

Romoli conosce bene Mario Dice, con cui collabora da tempo, e ora ha deciso di scommettere su di lui, apprezzando il fattore made in Italy e l'alta sartorialità dei suoi capi. L’idea è di rafforzare il brand sul mercato europeo e in Medio Oriente, facendo anche rotta verso il mercato americano, dove Mario Dice è già noto tra le celebrities. In cantiere c'è inoltre l’apertura di un monomarca. 

Il new deal e la collezione FW 20/21 sono stati presentati con una cena di gala e una sfilata all'Area Pergolesi di Milano. «La bellezza è da sempre l'elemento aggregante della mia vita - ha detto a margine dell'evento Mario Dice -. Ora è arrivato il momento di fare un passo avanti, con l'aiuto di chi ha creduto in noi e ha colto l'importanza della cultura del vestire. Grazie a questa nuova sinergia avremo le basi imprenditoriali per alzare il tiro a livello globale».

È andata in scena una collezione di prêt-à-couture, da vivere tuttavia anche nella quotidianità, con eleganza e stile. Mario Dice l’ha presentata come una «lettera a se stesso», un viaggio in cui vengono ripercorsi i 28 anni di carriera dello stilista.

In primo piano nuove silhouette, come nella giacca che forma un tailleur in lana tecnica crêpe de chine o nella camicia dalle spalle vaporose, mentre si fa notare l’abito in crêpe cady e velluto di seta. Un tripudio di forme, colori, tagli e cuciture, con rimandi agli anni ’20 del secolo scorso0: un filo rosso che ripercorre la storia di 100 anni, creando un punto di congiunzione tra la donna di allora a quella di oggi.

 

a.s.
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