Ipotesi di violazioni dei patti

EssilorLuxottica: la Delfin di Del Vecchio chiede l’arbitrato

Delfin, la holding di Leonardo Del Vecchio (a destra nella foto)  che ha il 32,5% di EssilorLuxottica, ha depositato una domanda di arbitrato presso la Camera di Commercio Internazionale per far accertare le violazioni dell'accordo del 2017, che ha portato alla fusione fra Essilor e Luxottica.

Lo riportano le agenzie di stampa, che citano un comunicato di Delfin diffuso ieri in tarda serata.

Questo nuovo step della crisi fra italiani e francesi non giova alle azioni EssilorLuxottica, che poco prima delle 14 registrano un calo di oltre il 2% alla Borsa di Parigi, a 96,44 euro per azione, mentre l’indice Cac 40 registra un +0,1%.

Secondo la holding di Del Vecchio, le violazioni sarebbero state commesse da Hubert Sagnières (a sinistra nella foto) e da EssilorLuxottica dietro impulso dello stesso Sagnières, che è vicepresidente esecutivo del gruppo post merger, mentre Del Vecchio è presidente esecutivo.

Le violazioni consistono nel mancato rispetto dei doveri di leale cooperazione e buona fede previsti dall'accordo di combinazione tra Essilor e Delfin, «la quale è stata privata del potere di gestione paritetico che le pertiene ai sensi dell’accordo».

La procedura avviata punta a ottenere un’ingiunzione a rispettare l'intesa, in particolar modo le regole di governance congiunta e paritaria, fino alla loro scadenza. La società ha inoltre smentito le accuse di tentativo di presa di controllo.

L’ex-patron di Essilor Sagnières la pensa diversamente. In una lettera ai manager, stando a quanto riporta adnkronos.com, ha scritto: «Le recenti dichiarazioni di Leonardo Del Vecchio alla stampa, dove afferma che Essilor ha violato gli accordi di integrazione nominando quattro dirigenti chiave, bloccando così la nomina di dirigenti in comune, sono senza fondamenti e rappresentano un tentativo di Delfin di destabilizzare Essilor».

«I rappresentanti di Luxottica - ha aggiunto il manager - erano chiaramente al corrente di queste nomine nel momento del closing della transazione, nell'ottobre del 2018».

Secondo il vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica, Del Vecchio intende prendere il controllo del gruppo senza pagare premi agli azionisti e vuole nominare Francesco Milleri direttore generale.

Con questo incarico Milleri «avrebbe il potere di imporre il suo stile di management e la sua visione personale e, a questo titolo, violerebbe l'accordo che abbiamo approvato e adottato collettivamente».

Le polemiche in corso non impediscono di «continuare a lavorare per l'entrata in vigore delle azioni necessarie all'integrazione dei nostri due gruppi».

«Questo percorso - ha spiegato Sagnières - è realizzato con il sostegno di McKinsey e di oltre 20 gruppi di lavoro congiunti».

e.f.
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