Sarà completato in novembre l’ampliamento degli stabilimenti produttivi di Rodo a Mogliano Marche (Macerata).
A fornire le ultime indicazioni sul progetto, che porterà quasi al raddoppio della struttura (da 2.500 a 4.500 metri quadrati) è Gianni Dori, ceo dell’azienda di famiglia, specializzata in borse e calzature di alta gamma. «Questo investimento - stima l’imprenditore - dovrebbe permetterci di incrementare la capacità produttiva di oltre il 30%».
Il marchio del made in Italy, fondato nel 1956, vende prevalentemente all’estero e si vuole focalizzare soprattutto su Stati Uniti e Cina, ma anche l’Italia è un’area chiave, «benché resti sempre un mercato difficile».
Rodo è venduto pure online, su piattaforme specializzate come Matchesfashion e Farfetch - oltre che nei negozi online di department store come Bergdorf Goodman e Lane Crawford - e da settembre ha cominciato ad ampliare l’offerta di borse e scarpe. Dopo un periodo in stand by, sta inoltre per tornare all’e-commerce diretto: al momento è in corso il restyling del sito ufficiale, con particolare focus sul mondo social, in particolare Facebook e Instagram.
Per ora il peso dell’e-commerce sui ricavi totali è intorno al 3% e i maggiori e-shopper sono localizzati negli Usa. C’è quindi molto potenziale inespresso, tuttavia in azienda non pensano ai grandi volumi. «Vogliamo rimanere di nicchia», precisa Dori.
Per la fine di quest’anno l’imprenditore marchigiano prevede di raggiungere i 18 milioni di fatturato globale, in aumento del 12,5%, dopo il +10% dello scorso anno (nella foto, due proposte in pelle e midollino per la Spring-Summer 2020).