Jacob Anderson e Saint Jhn per l'immagine del brand

Breckon (Ellesse): «Le nuove generazioni vogliono heritage e distintività»

Il brand director di Ellesse, Simon Breckon (nella foto), racconta a fashionmagazine.it le strategie del gruppo in mano al britannico Pentland Group che sta vivendo un periodo fortunato sull’onda del “nostalgia” trend. Intanto parte la nuova campagna autunno-inverno 2019/2020 del brand, “For the Win”, che punta a innalzare il posizionamento del brand e allo stesso tempo rievoca il pensiero del fondatore Leonardo Servadio: «Se pensi positivo sei già un vincitore, indipendentemente dal risultato». Protagonisti della campagna sono giovani talenti come l’attore di Game of Thrones e il musicista Raleigh Ritchie noto con lo pseudonimo Jacob Anderson, ma anche la rapper americana Princess Nokia, la fotografa, stylist, film-maker e consulente di note griffe Margaret Zhang e il rapper e produttore statunitense Saint Jhn.

 

Ellesse, come altri marchi sportivi italiani, sta vivendo un ritorno di interesse da parte delle nuove generazioni. Come lo spiega?

Ellesse è un marchio amato dalla nascita, nel 1959. Il fondatore Leonardo Servadio credeva di poter portare le capacità sartoriali e la creatività italiane nell'abbigliamento sportivo. È stato un antesignano dell’athleisure, nel suo essere convinto che se l’abbigliamento e le calzature che indossi ti fanno apparire e sentire bene sarai più performante. Penso che con il nostro heritage nel tennis, nello sci e nel fitness, uniti a un approccio originale e distintivo, sono ciò con cui le nuove generazioni vogliono relazionarsi. Rimaniamo un marchio che consente di esprimersi, supportati dagli aspetti tecnici dello streetwear.

 

Cosa state facendo per cavalcare l'onda?

Il trend “nostalgia” degli anni '80/'90 è stato il punto di partenza della rinascita del marchio, di un lavoro fatto per tornare alle origini. La proprietà crede nella brand proposition, nel design del prodotto e nelle campagne, che stanno attraendo i consumatori e i partner commerciali, alimentando la nostra crescita in tutto il mondo.

 

Quali sono i prossimi progetti di distribuzione, off e online?

Nell'ultimo anno c’è stato un upgrading nel design, con la collezione heritage, per avviare una distribuzione di alto livello e stiamo dando più personalità al nostro streetwear sportivo, per entrare nei multimarca sportivi. Lanceremo inoltre la collezione top tier LS: non vediamo l'ora di condividerne i dettagli verso fine anno. Abbiamo inoltre rivisto il nostro approccio alla calzatura, rivisitando l'archivio, con l’obiettivo di sviluppare la vendita in franchising. L’idea è raggiungere il mercato a partire dalla SS20. Infine, abbiamo creato una nuova brand experience per il sito istituzionale e l’e-commerce, oltre ad avere sviluppato un nuovo concept retail per Hong Kong e la Cina.


Quali strategie stai adottando sul mercato italiano?

Abbiamo un partner di lunga data in Italia per assicurarci di soddisfare le esigenze e il gusto dei consumatori. I piani sono di raddoppiare il nostro streetwear ispirato al tennis e aggiungere l’abbigliamento da sci con un disegn più sofisticato.

 

Che peso ha l'Italia sulle vendite totali?

Non pubblichiamo i numeri dei singoli Paesi, ma possiamo dire che l'Italia è un mercato estremamente importante e che stiamo cercando di tenere il passo con la domanda.

 

State pianificando collaborazioni con stilisti o altri (atleti, pop star, artisti di strada, ecc.)?

Sì, abbiamo un programma completo cui abbiamo lavorato nell'ultimo anno che dettaglieremo in seguito.

 

Ci sono novità sul fronte delle sneaker, concesse in licenza da Nice Footwear?

Siamo tornati al nostro archivio per creare modelli sia fashion che sportivi. Abbiamo coinvolto un team di progettazione ad hoc per evolvere e riportare in auge alcuni modelli incredibili, che contraddistinguono il marchio ed esordiranno con la Spring-summer 2020.

 

Quali modelli presentate con la primavera-estate 2020?

Abbiamo un modello chiamato Indus che crediamo rappresenti l’evoluzione della moda chunky e rilancia la nostra suola più famosa, la Tanker. Si tratta forse della prima co-lab nella storia delle calzature: Ellesse ha prodotto la collezione nel 1983 coinvolgendo il designer austriaco Marc Sadler, attivo principalmente nell’industrial sport design. Le scarpe dalla loro collaborazione sono diventate immediatamente riconoscibili per la loro estetica futuristica e i dettagli sorprendenti, come il logo impresso sulla parte esterna della scarpa.

 

Quanto pesa il segmento calzature sul fatturato totale?

Le calzature rappresenteranno circa 50 milioni di sterline di vendite totali entro il 2023 e stanno crescendo bene in tutto il mondo.

 

Qual è il fatturato di Ellesse e l’obiettivo per la fine del 2019?

Non rilasciamo questi dati ma possiamo dire che di anno in anno stiamo assistendo a una crescita fra il 30% e il 40% e ci aspettiamo di battere le vendite annuali e le previsioni.

e.f.
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