Buona parte del merito di questo rialzo delle vendite va a Gucci, che ha visto aumentare i ricavi costanti del 24,6%, superando il consensus degli analisti di una crescita del 19%. Una performance che inverte il trend degli scorsi trimestri quando il marchio aveva registrato risultati peggiori rispetto agli altri brand del gruppo come Saint Laurent e Bottega Veneta, cresciuti nel quarter rispettivamente del 23,4% e del 24,6%.
Per Bottega Veneta, in particolare, questo primo trimestre è il migliore mai registrato sul fronte commerciale. A confermarlo è stato il direttore finanziario di Kering, Jean-Marc Duplaix, che durante la conference call di ieri si è detto «molto soddisfatto dell'inizio di quest'anno».
In termini di crescita percentuale, la performance migliore è quella della divisione "altri marchi", che comprende tra gli altri Balenciaga e Alexander McQueen, che hanno registrato risultati molto incoraggianti nei negozi monomarca di Asia e Usa.
«Nel primo trimestre Kering ha ottenuto ottimi risultati, con vendite che hanno superato i livelli precedenti alla pandemia. Tutte le nostre maison hanno contribuito alla crescita e siamo particolarmente soddisfatti dello slancio di Gucci, nell'anno in cui la maison celebra il suo centenario. Il 2021 sarà ancora segnato dagli effetti della crisi sanitaria, ma la strategia, il posizionamento e la creatività di ciascuna delle nostre maison consentiranno loro di eccellere nel contesto attuale», ha commentato Francois-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering.
Sul fronte geografico Kering ha comunicato che le vendite del gruppo sono aumentate dell'83% nella regione Asia-Pacifico e del 46% negli Stati Uniti. Per quanto riguarda i canali, l'e-commerce è cresciuto notevolmente (+108%), con le vendite online che rappresentano ora il 14% del totale. Il business wholesale (pari al 22% del totale vendite) è salito del 9%, tranne Gucci che proseguendo la sua strategia distributiva sempre più selettiva ha visto le vendite indirette ridursi del 26%.
Per quanto riguarda invece possibili acquisizioni da parte di Kering (che concentra l'80% dei suoi utili in Gucci), Duplaix ha affermato che la società preferisce non commentare quelle che sono «semplici speculazioni».